Politica - 21 luglio 2022, 18:46

Ospedale di comunità a Cairo, Molinaro (sindaco Cosseria): "Nessun medico di famiglia finora mi ha espresso un parere favorevole"

Le perplessità del primo cittadino durante la riunione del distretto socio-sanitario delle Bormide: "La sanità non è fatta soltanto di numeri. Serve un punto di pronto intervento aperto h24"

Ospedale di comunità a Cairo, Molinaro (sindaco Cosseria): "Nessun medico di famiglia finora mi ha espresso un parere favorevole"

"L’elenco dei servizi presentati ieri dalla direzione dell'Asl 2 durante la riunione del distretto socio-sanitario delle Bormide denota la volontà di non proseguire con la politica dei tagli e dei risparmi attuata negli anni passati. Ci è stato comunicato che l’ospedale di comunità accetterà h24 chi si presenterà direttamente lamentando problemi di salute: durante il giorno saranno presenti medici di famiglia, mentre per quanto riguarda le ore notturne l’accettazione sarà garantita da personale assistenziale dell’ospedale". 

Cosi commenta il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro che aggiunge: "I medici di base non dovranno abbandonare i locali ambulatori. Saranno disponibili 20 posti letto in medicina e 12 in riabilitazione. Le sale chirurgiche effettueranno interventi ambulatoriali, nel senso che il paziente operato potrà rientrare a casa il giorno stesso. Il progetto fortemente sostenuto dall’amministrazione di Pallare in merito all'unità mobile dei prelievi a domicilio proseguirà. L’intento è di evitare lo spostamento del paziente verso una struttura sanitaria in quelle situazioni che non richiedono un ricovero, ma grazie alla telemedicina e alla capillarità sarà il servizio sanitario che andrà a domicilio". 

"Come sindaco di Cosseria a cui preme che i cittadini abbiano un servizio sanitario adeguato alla situazione contingente, legato alla morfologia del nostro territorio e alla fragilità delle attuali direttrici di traffico, ho espresso le mie perplessità durante la riunione del distretto socio-sanitario delle Bormide: non abbiamo contezza sulle date di inizio dei servizi descritti in premessa, cosi come sulle nuove assunzioni; l'indagine epidemiologica sul cancro è da svolgere con la massima urgenza visto il numero impressionante di persone colpite; per sopperire alla mancanza di medici, bisogna attivarsi con i concorsi e rivedere il numero chiuso delle iscrizioni universitarie, nel frattempo penso sia il caso di attingere da altri Paesi emergenti dove si laureano in migliaia nelle facoltà di medicina; serve un punto di pronto intervento aperto h24 per stabilizzare chi ha necessità di essere soccorso prontamente; nell’attesa di quanto appena esposto bisogna ottenere una seconda automedica; serve raddoppiare il servizio di guardia medica; occorre realizzare la rampa di accesso dall'autostrada A10 all’ospedale San Paolo in località Valloria per permettere alle pubbliche assistenze di impiegare meno tempo a raggiungere il Pronto Soccorso evitando di dover attraversare il centro di Savona". 

"Inoltre bisogna assume autisti per il servizio del 118, i medici sono costretti a guidare; bisogna abbattere le liste di attesa, è inaccettabile che si debba andare a Genova Nervi per fare una visita dall'immunologo e una volta nello studio medico scoprire che anziché l’immunologo è presente l’endocrinologo" aggiunge il primo cittadino. 

"Perché a Ceva non ci sono liste di attesa per i prelievi ematici? Perché in Piemonte i risultati delle RM vengono consegnati in giornata? Perché il numero CUP per le prenotazioni è inesistente o non raggiungibile? Bisogna potenziare il servizio ADI, assumere un medico che si occupi delle PEG e un dottore dell’ADI in sostituzione di quello andato in pensione". 

"Sull'ospedale di comunità non ho ancora incontrato un medico di medicina di base che mi abbia parlato positivamente di questa iniziativa. Non devono essere soltanto i numeri a decidere se un pronto soccorso debba (o non) essere presente in un territorio. E' ora che la politica si riappropri del suo ruolo, ossia amministrare il comprensorio. Ho letto più volte che il pronto soccorso di Pietra Ligure è in affanno. La situazione non è migliore in quello di Mondovì dove signore di Millesimo, malato di cancro, ha passato tre giorni in barella prima di poter essere ricoverato". 

"Siamo consapevoli che un'altissima percentuale di persone si rivolge in Piemonte per la diagnostica e gli interventi chirurgici? Recuperiamo il numero di ingressi in Piemonte di residenti Liguri e poi riaffrontiamo il problema del numero di accessi - conclude Molinaro - A margine di quanto espresso resto dell’opinione che il documento elaborato nell'ottobre del 2020 di concerto con le amministrazioni locali, comitato sanitario e sindacati abbia ancora la sua valenza. Rimarco che lo sviluppo di un territorio rurale e montano, come la Val Bormida, necessiti di servizi essenziali, come la sanità, un sistema infrastrutturale moderno e una rete scolastica e di formazione al lavoro".

Redazione

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