“Per la prima volta ci sarà un vero e concreto monitoraggio regionale dei reati di natura mafiosa – spiega l’assessore regionale alla Sicurezza Andrea Benveduti – Con questo provvedimento diamo finalmente vita ad un unico strumento, mai attivato prima, denominato “Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata” che avrà il compito di raccogliere ed elaborare dati specifici, producendo una completa reportistica, sia generica che con specifico focus, su temi connessi alla criminalità organizzata e mafiosa. Un’iniziativa che va a mettere finalmente ordine nel panorama attuale di osservatori e sedi consultive plurime inutilizzate, prevedendo all’interno dello specifico documento annuale redatto la rilevazione, per la prima volta, della situazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata al fine di supportarne la valorizzazione e il riutilizzo sociale”.
Si prevede che tali relazioni vengano successivamente analizzate e discusse all’interno del Tavolo per la Legalità della Liguria, anch’esso mai attivato dalla sua lontana creazione del 2012, che includerà, oltre a soggetti istituzionali di maggioranza e minoranza, molteplici funzioni aventi causa ed interesse, tra cui il Presidente della Commissione regionale Antimafia.
Il disegno di legge, inoltre, istituisce al posto della Consulta regionale per la sicurezza urbana e del territorio ligure, che dal 2004 ad oggi si è riunita una sola volta, il Tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana, per promuovere politiche integrate per la sicurezza nel territorio regionale, a cui partecipano l’assessore regionale competente, i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, il presidente di ANCI Liguria, il coordinatore della Consulta Piccoli Comuni di ANCI Liguria, i comandanti di polizia municipale che fanno parte del Comitato tecnico consultivo di polizia locale. “Uno strumento snello di consultazione – aggiunge Benveduti - che coinvolgerà soggetti istituzionali e territoriali per una migliore conoscenza dei fenomeni criminosi presenti sul territorio regionale e consentirà, laddove possibile, una visione delle azioni e degli interventi da mettere in campo per rafforzare la sicurezza dei cittadini”.
Al Tavolo, che dura in carica l’intera legislatura, sono invitati anche i prefetti delle quattro province della Liguria.
La legge approvata, infine, stabilisce che gli enti locali possano prevedere, con proprio regolamento, che gli operatori di polizia locale siano dotati di strumenti operativi di autodifesa, diversi dalle armi e non idonei ad offendere la persona, come giubbotti antitaglio e antiproiettile, giubbotti e cuscini per il trattamento sanitario obbligatorio, caschi e scudi di protezione, bastone estensibile, spray antiaggressione e altri dispositivi utili alla tutela della loro integrità fisica. “Un intervento molto atteso, che peraltro ben si sposa con le ultime iniziative a livello nazionale, come la dotazione di taser annunciata dal sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni, con cui offriamo ai Comuni la possibilità di dotare i proprio organici di Polizia Locale con strumenti adatti alla tutela della loro e della nostra incolumità” commenta l’assessore.
Per l’impiego di questi dispositivi è previsto uno specifico addestramento e gli enti locali interessati provvederanno alle dotazioni nell’ambito delle risorse destinate alla funzione di polizia locale nei rispettivi bilanci.
“In conclusione – chiosa Benveduti - voglio ringraziare tutti i miei collaboratori che hanno partecipato alla stesura, il presidente, i colleghi di Giunta e i consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto questo importante provvedimento”.