Insegnanti e studenti in piazza questa mattina davanti alla prefettura per chiedere condizioni lavorative migliori e maggior considerazione del personale Ata.
La protesta in tutta Italia promossa da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS Confsal e Gilda Unams si è svolta anche a Genova trai i temi anche quello della sicurezza nelle scuole. I sindacati hanno chiesto di adeguare le aule, di colmare squilibri e divari territoriali e ridurre il numero di alunni per classe.
“Protestiamo contro questo decreto legge che prevede cose riguardo alla formazione e al reclutamento degli insegnanti che non sono utili al sistema scolastico - dice il segretario Cisl Scuola Gianni Garino - La nostra scuola la chiamiamo ‘unità educativa’ quindi è grazie alla collaborazione trai lavoratori che si ottengono risultati migliori, invece questi provvedimenti andrebbero in direzione totalmente opposta. Inoltre manifestiamo anche per nuove risorse e concrete per il rinnovo del contratto”.
Anche il segretario Uil Scuola Savona Diego Foderà ha espresso la sua opinione: “Dopo due patti disattesi il Governo continua con azioni unilaterali a manifestare e a non sentire la voce del mondo della scuola. Perciò vogliamo lo stralcio di questo decreto e soprattutto rivedere i concorsi, la formazione e il personale Ata che in questo decreto non è preso in considerazione”.
Per finire segretario generale Flc Cgil Savona Imperia Mario Lugaro ha dichiarato: “E’ inaccettabile trattare attraverso un decreto legge materia contrattuale, ci saremmo aspettati tutt’altro segnale dal governo, specie come approcciare temi come quello del reclutamento. Quello che ci riguarda è una materia contrattuale e in quando tale doveva essere trattata in sede di rinnovo e dovevano essere stanziate adeguate risorse considerando le difficoltà che tutti lavoratori della scuola, docenti e non docenti, stanno attraversando. In più si aggiunge l’impegno che è stato dato da questo personale durante i 2 anni di pandemia”.
Al termine del presidio una delegazione è stata ricevuta dal prefetto Renato Franceschelli. Non è la prima volta che studenti e professori scendono in piazza per richiamare l’attenzione delle istituzioni su temi come sicurezza e contratti accentuati durante la pandemia.