Un incontro per fare il punto sull'affidamento in house del trasporto pubblico locale nel quale i sindacati hanno riscontrato diverse criticità in merito alle tempistiche dell'iter.
Questa mattina le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dell'rsu hanno infatti incontrato a Palazzo Nervi il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, i membri della commissione provinciale, l'assessore del comune di Savona Francesco Rossello e il sindaco di Finale Ugo Frascherelli.
Lo scorso 3 maggio era stato invece fatto il punto della situazione tra la Commissione Consiliare provinciale e i vertici aziendali di Tpl nel quale era stato appurato che i documenti per formalizzare la registrazione dell'azienda, il piano industriale e il contratto del servizio sarebbero infatti in fase di ultimazione e il documento di contratto verrà portato nell'assemblea dei soci entro l'estate.
Come era stato condiviso nell'incontro il piano industriale sarebbe in fase di ultimazione, (dopo che nell'ottica dell' affidamento in-house era già stato predisposto nel 2019) ed è stato revisionato, anche per apportare le modifiche necessarie per gli aggiornamenti e i riferimenti normativi e gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
"Ci hanno rassicurato sul percorso dell'in house, i tempi sono abbastanza stretti e bisogna lavorare per stare dentro a certe scadenze, ci preoccupa però il fatto che bisogna avere garanzie sui servizi e i fondi per gli investimenti e il parco mezzi - spiega la Uil - a noi non ci interessa la governance ma la priorità è avere dei fondi tramite bandi, appalti".
"La situazione economica è pericolosa e in questo momento non si sta facendo un grande servizio pubblico e quindi gli enti devono intervenire economicamente ed organizzativamente" ha continuato Simone Turcotto, segretario Filt Cgil presente insieme a Massimo Nari.
"C'è stato illustrato che nei prossimi due anni faranno investimenti per il parco mezzi e quindi ci sarà un'esposizione dell'azienda - ha detto Massimo Baccino, segretario Fit Cisl - è importante che l'in house prenda forma e che gli enti soci facciano così gli affidamenti diretti a Tpl, rendendo parte attiva del territorio l'azienda a 360 gradi. Non entriamo nel merito dei vertici aziendali, ora c'è stato un percorso di gestione, nel futuro invece ci sarà un rilancio".
Il ritardo degli enti, Provincia su tutti, sta creando danni ormai evidenti, l'azienda perde i contratti con i comuni e i finanziamenti e questo crea problematiche. Ci hanno proposto un incontro a fine giugno ma è tardivo, non sono state date risposte, non c'è sostanza" ha proseguito Giovanni Sirombra, rsu Tpl.
I sindacati unitariamente stanno ragionando quindi sull'attivazione di una nuova procedura di raffreddamento con la Faisa che durante l'incontro pare abbia chiesto la sostituzione della presidente Simona Sacone e del direttore Giovanni Ferrari Barusso.
La settimana scorsa l'rsu e Faisa avevano lanciato l'allarme per la perdita da parte di Tpl dell'appalto del servizio scuolabus per il comune di Varazze.