Vi è un nuovo nome illustre della vita cittadina finalese nell'elenco di coloro che hanno dedicato gran parte del loro tempo alla città. E' quello dello storico presidente della Polisportiva del Finale, ora onorario, presidente della e assessore per cinque anni durante il primo mandato da sindaco di Flaminio Richeri: Bruno Zupo.
A lui è stato infatti consegnato stamani, presso la sala consiliare, il premio "Una Vita per Finale", "per l'amore e la dedizione con i quali ha partecipato e partecipa attivamente alla vita sportiva, sociale, politica e civile della Città, punto di riferimento per generazioni di sportivi, sempre a disposizione della Comunità Finalese con impegno, onestà e passione" ha riportato il sindaco Ugo Frascherelli durante la cerimonia.
Motivazioni a cui si sono aggiunti i ringraziamenti per l'impegno portato avanti, condivisi anche da chi con Zupo ha lavorato come sindaco, ovvero Flaminio Richeri: "Bruno ha portato il suo modo di essere e di fare associazione anche nel Comune. Con lui erano sempre molto chiari gli obiettivi da raggiungere con modi pacati, sempre cercando di portare avanti i suoi progetti con passi e toni giusti, senza polemizzare".
Doti sottolineate anche dal fiduciario Coni finalese, il professor Finocchiaro, che, riportando i complimenti del presidente ligure Micillo e del delegato savonese Pizzorno, ha riconosciuto come "tutti gli dobbiamo molto, essendo un esempio vivente di come rapportarsi col prossimo. E se è vero che le idee camminano con le gambe degli uomini, con lui hanno camminato lo sport nella città di Finale".
Tra i ricordi grati dell'impegno di Zupo anche quello di Emanuele Gerardi, presidente della Consulta del Volontariato, nata proprio sotto una forte spinta propulsiva di Zupo: "Grazie a lui è nata la Consulta, ha insistito tanto perché le associazioni fossero tutte insieme. A lui vanno i miei ringraziamenti e quelli di tutto il mondo del volontariato".
Una gratitudine che lo stesso Zupo ha rivolto a due indimenticate figure dello sport a Finale scomparse alcuni anni fa: "Volevo condividere questo riconoscimento con Raffaella Zat e con Pietro Fiaschi, e ringraziare tutte le amministrazioni che si sono succedute dagli anni '70 insieme a coloro che si sono interessati allo sport e hanno collaborato in questo mio percorso".