Attualità - 29 aprile 2022, 15:44

Fine del piano di riequilibrio per il comune di Savona. Il sindaco: "Città come un malato che si sta svegliando dal coma"

"Scelta di dimezzare i tempi del piano ha prostrato la città"

Fine del piano di riequilibrio per il comune di Savona. Il sindaco: "Città.come un malato che si sta svegliando dal coma"

A seguito dell’approvazione del Rendiconto al 31.12.2021, avvenuta nella riunione di giunta di ieri sera, si è dato atto dell’avvenuto recupero del disavanzo che nel 2016 aveva portato all'avvio del Piano di riequilibrio finanziario per il decennio 2016-2025.

Il riordino dei conti è una buona notizia – dicono il sindaco Marco Russo e l'assessore al Bilancio, Silvio Auxilia – che avrà effetti certamente positivi per la città. E' frutto di una importante opera di risanamento della scorsa amministrazione, ma la scelta di forzare i tempi, portando a compimento il piano di riequilibrio in 5 anni anziché in 10 ha prostrato la città. E ora ci vuole un lavoro intenso per risollevarla”.

L'assessore Auxilia spiega anche che “la cura adottata è stata molto pressante, lo ha riconosciuto anche la Corte dei Conti, e ha significato una forte contrazione della spesa corrente, in primo luogo per quanto riguarda il personale dipendente (sceso ai minimi storici con meno di 300 dipendenti in organico al 31.12.2021) e, in secondo luogo, ha portato a una forte contrazione dei servizi e a un livello di decoro davvero molto basso”.

Il sindaco sottolinea, invece, che “Savona oggi è una città che si è ripiegata su se stessa e l’opera di recupero e di ripresa è impegnativa. Per usare una metafora, è come se Savona fosse un paziente che si sta svegliando dal coma, non si può pretendere che si metta a correre dal giorno successivo al risveglio. Ora per la nostra città è necessaria tanta riabilitazione. Ma noi abbiamo già cominciato a rimetterla in moto, pur agendo ancora in condizioni di austherity”.

Russo conclude sottolineando che “il bilancio di previsione che sarà approvato tra poco dalla giunta è un bilancio che risente ancora degli effetti dell'austherity, perché l'uscita dal piano di riequilibrio sarà sancita – dopo che sarà confermata dalla Corte dei Conti – soltanto tra alcuni mesi. Il primo bilancio libero dal riequilibrio sarà quello del 2023, solo da allora si avranno maggiori margini di azione, senza mai dimenticare che i conti devono restare in ordine”.

Comunicato stampa

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