Attualità - 28 aprile 2022, 11:43

Ordinanza anti pipì e deiezioni dei cani a Celle: scatta nuovamente l'obbligo della bottiglietta

Firmata dal sindaco Mordeglia, fa seguito a quella disposta dall'ex primo cittadino Zunino nel 2018

Ordinanza anti pipì e deiezioni dei cani a Celle: scatta nuovamente l'obbligo della bottiglietta

Dopo l'ordinanza che era stata firmata dall'allora sindaco Renato Zunino nel luglio 2018, torna a Celle disposta dalla prima cittadina Caterina Mordeglia la stretta contro le deiezioni e minzioni canine.

Il sindaco cellese ha infatti disposto, come già avvenuto ad Albissola Marina, Savona (con non poche polemiche e persino un corteo di protesta), Cairo Montenotte e in altri comuni del savonese, che i proprietari dei cani debbano obbligatoriamente raccogliere in ogni caso immediatamente le deiezioni prodotte su tutte le aree pubbliche o di uso pubblico (strade, marciapiedi, spazi ed accessi pubblici in genere, piazze, luoghi destinati allo svago) in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro dei luoghi ed a depositarli, con idonei involucri o sacchetti chiusi a provata tenuta d'acqua, negli contenitori dei rifiuti solidi urbani "a cassonetto" presenti o negli altri raccoglitori posizionati sul territorio.

Inoltre dovranno avere sempre con sé l'idonea attrezzatura per raccogliere le deiezioni prodotte oltre alle bottigliette d'acqua per lavare immediatamente le minzioni e lo sporco lasciato dalle deiezioni.

I cani di qualunque razza o taglia quando invece si trovano in luogo pubblico o in un luogo aperto al pubblico o in un luogo privato ma di uso comune, devono essere sempre tenuti al guinzaglio, a parte nelle aree canine. Ed è inoltre vietato introdurre i cani nelle aiuole dove è presente un cartello ad indicazione del divieto.

"Considerato che il suolo pubblico o ad uso pubblico (strade, marciapiedi, spazi ed accessi pubblici in genere, aiuole e zone verdi, zone attrezzate per bambini, luoghi destinati allo svago, ecc.) a causa dell'incuria dei proprietari o dei conduttori dei cani viene frequentemente sporcato dalle deiezioni solide e liquide degli animali provocando notevole disagio e rischio per la cittadinanza ed in particolare per i bambini - le motivazioni del sindaco nell'ordinanza - e ritenuto che la mancata rimozione delle deiezioni animali solide e la mancata pulizia delle minzioni sul suolo pubblico costituisce atto di inciviltà e tale comportamento può configurare un rischio potenziale sotto il profilo igienico sanitario per la salute dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più deboli e che tale comportamento provoca grave pregiudizio al pubblico decoro ed un degrado all'interno del territorio comunale, con particolare penalizzazione nel centro storico e nelle zone maggiormente interessate dai flussi turistici".

"Dato atto che esiste un disagio oggettivo della cittadinanza determinato sia dalla noncuranza con la quale le deiezioni canine solide e liquide vengono lasciate dai loro detentori sul suolo pubblico, che dalla maggior presenza di cani nei luoghi pubblici, i cui conduttori non si attengono a comportamenti civili e responsabili, pregiudicando la vivibilità delle aree stesse ed è ritenuto opportuno richiamare tutti i cittadini al rispetto di alcune regole di condotta necessarie per una civile convivenza e volte a tutelare l'ambiente, la pulizia e l'igiene di tutti i luoghi cittadini pubblici e/o aperti al pubblico, rendendo obbligatorio il possesso di idonea attrezzatura atta a raccogliere le deiezioni dei cani accompagnati" ha proseguito Caterina Mordeglia.

Chi non osserverà le disposizioni dell'ordinanza rischia una sanzione amministrativa che va da un minimo di 50 euro ad un massimo di 500.

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