Dodici progetti per il Pnrr, circa 10.5 milioni di euro di finanziamento richiesti e soli 240mila euro circa di investimenti del comune.
Il sindaco di Savona Marco Russo nel consiglio comunale straordinario da lui convocato dopo la richiesta della minoranza di dar vita ad una commissione ad hoc, ha snocciolato questo pomeriggio i diversi bandi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza alla quale l'amministrazione ha partecipato richiedendo i finanziamenti.
Dalla realizzazione di una nuova mensa per la scuola del Santuario di via Cimavalle, passando per la riqualificazione e la messa in sicurezza della palestra della scuola De Amicis e dell'asilo nido di via Brilla oltre alla valorizzazione del teatro Chiabrera, la realizzazione di appartamenti per anziani non autosufficienti in due strutture a Savona e Varazze oltre ad altri progetti legati al sociale e la realizzazione del secondo lotto della piscina Zanelli.
Ma non sono mancate le polemiche della minoranza.
"C'era la possibilità teorica di stanziare qualcosa sul Bacigalupo invece di fare quello che state facendo per il quale non sono assolutamente d'accordo. Direi che si poteva provare a capire se si poteva partecipare a qualcosa di diverso per mettere a posto una situazione indecorosa che dura da decenni" ha detto Maurizio Scaramuzza, consigliere della Lega.
"In gran parte è un'eredità passata e un'altra in realtà ci sono cose da costruire e da auspicare che queste risorse si ottengano - ha proseguito il consigliere del M5S Manuel Meles - Bisogna parlare dei bandi a cui non abbiamo partecipato e forse erano quelli che potevano dare una svolta su determinate questioni come quello sui rifiuti di fronte ad un finanziamento di decine di decine di migliaia di euro al 100% per realizzare ad esempio i centri raccolta, c'era da progettare molto ma forse rappresentavano un'opportunità enorme anche in vista del piano industriale che chissà quando verrà realizzato".
"La mia delusione è legata al fatto che tutta la città aveva nei suoi confronti una grande aspettativa, è arrivato qua con l'intenzione di spaccare il mondo con la famosa agenda e con i tavoli - ha detto critico il consigliere di Fratelli d'Italia Massimo Arecco - Ho ritrovato vecchi progetti ma non si parla del centro di raccolta, un tema sul quale sta glissando dopo che ha detto no a Legino. L'aver investito sul tema rifiuti avrebbe probabilmente aiutato a risolvere difficoltà che prima o poi arriveranno. Ad oggi nulla di nuovo sotto il sole".
"Ho potuto constatare che la parte più consistente dei progetti, più impattante, visiva, è quella che avevamo messo in cantiere con la vecchia amministrazione. E' un dato innegabile. In una città dove il problema più impattante è quello dei rifiuti rinunciare a bandi da 80 milioni di euro cade male e non si capisce il perché" ha precisato il consigliere di Toti per Savona Pietro Santi.
"Sono tanti i progetti che mancano, il digitale, i parchi, i giardini storici, il piano nazionale borghi, l'efficienza energetica, il rinnovo della flotta dei bus. Tutte problematiche che dobbiamo valutare e trovare soluzioni. Cosa pensa di fare la giunta? La commissione proposta penso possa avere una funzione importante" ha concluso gli interventi della minoranza il consigliere Angelo Schirru.
"Appena iniziata la nostra attività amministrativa ci siamo trovati immediatamente proiettati nel pieno della fase storica del PNRR. Nei primi mesi del 2022, quindi, abbiamo dovuto, nello stesso tempo: non perdere le scadenze dei bandi che si susseguivano con cadenza molto frequente; adottare le necessarie misure per consentirci di portare avanti i progetti già avviati; infine, dotarci di una strategia per conciliare le diverse scadenze con i nostri obiettivi dell’Agenda - l'intervento del sindaco Marco Russo - Come noto, infatti, la nostra azione amministrativa è ispirata dall’Agenda che fissa gli obiettivi di mandato. Come noto, la nostra Agenda prevede, da un lato, la possibilità di attingere, a finanziamenti straordinari e dall'altro lato - considerato che trae ispirazione alla Agenda Urbana Europea, quindi in linea con gli obiettivi del PNRR - rende agevole collocare i bandi all'interno della nostra progettazione".
"Tuttavia, nel perseguire i nostri obiettivi, dobbiamo tenere conto di due condizionamenti: il primo, deriva dal fatto che sono state accolte domande di finanziamento presentate nel precedente ciclo amministrativo, quindi al di fuori della nostra strategia, che, da un lato, rappresentano opportunità per la città, ma, dall'altro lato, anche un inevitabile condizionamento; il secondo è che la macchina amministrativa, già fragile per carenza strutturale di organico, si trova già gravata notevolmente dalle incombenze relative ai bandi in corso - precisa il primo cittadino savonese - C’è inoltre un ulteriore elemento che non va sottovalutato: come noto i tempi del PNRR erano già molto stretti, perché imponevano l’affidamento dei lavori entro il 30.9.2023 e la conclusione della rendicontazione entro il 31.3.2026, ma il decreto interministeriale del 4.4.2022 ha addirittura anticipato le scadenze di tre mesi, anche per i bandi già assegnati. Non vi è dubbio che questa anticipazione, comunicata peraltro dopo quattro mesi dalla aggiudicazione dei bandi, comporti una integrale revisione dei cronoprogrammi e integri un cambiamento in corsa delle regole del gioco".
"Non posso non stigmatizzare questo modo di procedere, che di fatto mette in grave difficoltà gli enti locali, non rispettandone i ruoli e responsabilità. Infine, per alcuni progetti, per esempio il PINQUA, finanziato con il PNRR, siamo in attesa, da ormai cinque mesi, di sapere se i nostri progetti verranno finanziati; si tratta di un grave ritardo, considerando che i termini restano invariati - conclude Russo - Insomma, il PNRR, se da un lato rappresenta una grande opportunità per le nostre realtà territoriali, dall’altra parte pone le amministrazioni locali di fronte a difficoltà molto significative. Poiché, come abbiamo sempre detto, il PNRR deve stimolare una progettualità di ampio respiro, prima di esaminare i bandi del 2022, è necessario fare una panoramica completa dei progetti in corso, considerando non solo il PNRR ma tutte le fonti di finanziamento che ad esso si sommano".