“Questo è il primo anno che affrontiamo i ponti di Pasqua e 25 aprile senza essere in uno stato di emergenza – dichiara il responsabile del dipartimento della Ristorazione e Locali notturni Augusto Sartori – abbiamo un’ottima risposta da parte dei turisti che affolleranno la Liguria riportandoci a livelli pre pandemia. Questo risultato è frutto, anche, della grande cultura del lavoro e dell’accoglienza di chi lavora nel comparto dell’accoglienza e che è ben distante dallo stereotipo di ‘torta di riso finita ed invece da anni investe in qualità dell’accoglienza migliorando di anno in anno, questo non lo dico io, ma i numeri che sono sempre in crescita dal 2015 e grazie anche all’impegno del nostro assessore regionale al turismo Gianni Berrino che ha molto lavorato in questo senso. Oggi anche il turismo derivante dallo sport incomincia ad essere un importante plus grazie all’intuizione dell’assessore Simona Ferro che ha fortemente voluto investire in questa direzione”.
Se i dati della Liguria sono ottimi lo si deve anche alla caparbietà di chi vuole continuare ad investire, assumere e lavorare nel turismo nonostante ci sia lo spettro di una normativa che dal 31.12.2023 metterà fine alle concessioni mandando a casa migliaia di lavoratori e mettendo in crisi fornitori con cui ormai il comparto ha stretto un patto di partnership.
“Vogliamo ringraziare per questo impegno e per la serietà dimostrata tutti gli imprenditori del turismo, dell’accoglienza, della ristorazione, del divertimento e i loro fornitori per aver dimostrato una volta in più di che pasta è fatta la Liguria, a loro, ai loro ospiti e a tutti i liguri vanno i nostri migliori auguri di una buona Pasqua” così dichiarano all’unisono i responsabili dei dipartimenti del turismo liguri di Fratelli d’Italia: Daniela Colombo (responsabile del turismo), Augusto Sartori (responsabile per la ristorazione), Costanza Bianchini (responsabile per stabilimenti balneari e concessioni demaniali) che insieme al suo vice, Raffaello Bastiani, si stanno battendo da mesi per i diritti di chi ha investito, investe e vuole continuare a farlo nel futuro nonostante l’ostracismo dell’Europa.