"Da giugno 2020 a giugno 2021 sulla base di stime effettuate dai costruttori il prezzo del ferro-acciaio per la produzione del cemento armato è schizzato del 230 % mentre i prezzi del polietilene sono aumentati del 146 % mentre quello del petrolio del 57%. Rincari che si aggiungono a quelli dell’energia elettrica (più 524%) e del gasolio (più 119 %). Questi sono solo alcuni dei dati che danno la portata dell’aumento delle materie prime nell’edilizia e in altri settori industriali. Un aumento dei costi che ricade sulle aziende, che non essendo in grado di sostenere le spese rischiano di non poter lavorare", descrive il consigliere regionale del Partito Democratico Armando Sanna che ha presentato un’interrogazione in aula sul tema.
“La presenza di un tavolo tecnico regionale che sta monitorando i rincari, comunicato dall’assessore Scajola, è una notizia rassicurante. Serve però intervenire al più presto, senza perdere altro tempo, per evitare che il caro energia e materie prime costringa le aziende a dover chiudere o a non poter avviare nuovi cantieri, proprio in un momento in cui il Pnrr, invece, dovrebbe dare nuovo impulso alle aziende. Ci auguriamo che la Giunta vigili su quanto sta accadendo per evitare una crisi nella crisi, con la perdita di posti di lavoro”, conclude il consigliere.