“È una Pasqua di guerra, ma sempre di resurrezione e dunque di vita e di speranza che, in questi momenti, deve sostenere l’angoscia che abbiamo nel cuore e illuminare le tenebre che ora affollano il nostro cielo”.
Queste le parole preoccupate, ma pur sempre di speranza, espresse ai microfoni di Savonanews dall’Ordinario Militare per l’Italia, l’Arcivescovo Santo Marcianò, a Savona per presiedere alla celebrazione dell’Eucarestia Interforze in preparazione della Santa Pasqua (leggi QUI), a margine della Santa Messa officiata presso il Duomo questa mattina, 8 marzo.
“La Pasqua è di resurrezione, ma questo non sempre viene colto. È come se l’uomo preferisse rimanere nell’alveo della morte, in tutti i sensi – continua l’Arcivescovo -. L’uomo che uccide un altro uomo non riconosce il valore e la dignità della vita, non può definirsi cristiano. Questo fa soffrire, semina angoscia e non ci fa vedere un futuro. La guerra è distruzione, follia e per questo è difficile pensare al futuro, quello dei sogni, della creatività, degli stimoli ad andare avanti, pensando che in qualche modo il mondo migliore dipenda dalla propria opera e quindi questa è una Pasqua di guerra ma anche di vita e di speranza”.
Messaggi forti, ma di speranza e pace anche nell’appello pacato lanciato al presidente Putin: “Papa Francesco ha già espresso parole esaustive e non oso aggiungere altro, se non chiedere a lui e a chi, come lui, vuole la guerra e sono operatori di morte, che ascoltino la voce profonda della coscienza. Perché non credo che nella coscienza di queste persone risuoni la parola morte, non è possibile perché l’uomo non è fatto per la morte, è fatto per la vita, e questo lo testimonia Cristo. Spero riescano a intercettare il grido di pace e fratellanza universale che Dio sta lanciando: ‘Sii uomo di pace’”.
Alla celebrazione hanno partecipato il Vescovo Emerito della Diocesi di Savona-Noli, Monsignor Vittorio Lupi, unitamente al cappellano militare del Comando Regionale Liguria della Guardia di Finanza, don Fabio Pagnin, e degli altri cappellani militari in servizio nella Regione Liguria.
La funzione religiosa si è svolta alla presenza del prefetto di Savona, il dottor Antonio Cananà, del presidente del Tribunale di Savona, la dottoressa Lorena Canaparo, e del procuratore della Repubblica, il dottor Ubaldo Pelosi. Inoltre, hanno partecipato i massimi vertici regionali e provinciali, nonché rappresentanze di ogni ordine e grado delle forze armate, forze di polizia e corpi dello Stato presenti in provincia di Savona (guardia di finanza, polizia di Stato, carabinieri, polizia penitenziaria, capitaneria di porto, vigili del fuoco, aeronautica militare, polizia locale, croce rossa) nonché le associazioni combattentistiche e d’arma savonesi.
“È stato un precetto speciale per la città di Savona e per tutta la comunità delle forze dell’ordine, delle forze armate e istituzionale di questa provincia, che ha potuto accogliere l’Ordinario Militare, Sua Eccellenza Marcianò, che ha portato una parola di pace, di serenità e di speranza in un momento estremamente difficile – ha commentato il generale Massino -. Abbiamo trovato compattezza umana e istituzionale nelle parole dell’Arcivescovo, che ci ha portati a riflettere sui valori fondanti dell’essere servitori dello Stato, della Polizia e operatori di pace. Il suo messaggio è stato “lasciate un mondo migliore” e noi faremo tutto ciò che è possibile per essere con lui”.