Sarà esteso a quasi tutti gli esercizi commerciali l’obbligo di green pass. Dal prossimo 1 febbraio, infatti, per entrare nei negozi si dovrà presentare una certificazione verde e andrà bene anche quella ottenuta con tampone molecolare o antigienico.
Mancano ancora gli ultimi dettagli ma la linea del governo appare chiara e saranno poche le attività a cui sarà concessa la deroga sull’obbligo di green pass. Tra oggi e domami il premier Mario Draghi dovrebbe firmare il nuovo Dpcm in cui saranno contenuti tutti i dettagli.
Stando a quanto finora trapelato, non saranno soggetti a obbligo di presentazione di green pass, tutti i negozi ritenuti essenziali per la cura della persona.
Niente certificazione verde dunque per alimentari, sia all’ingrosso che al dettaglio, farmacie e parafarmacie, edicole e mercati purché all’aperto.
Non servirà il green pass per acquistare prodotti per animali, per rifornirsi alle stazioni di servizio e non sarà richiesto a chi deve affrontare questioni urgenti di giustizia come presentare una denuncia o testimoniare a un processo.
Sarà invece necessario essere in possesso della certificazione verde per andare in libreria e per acquistare cosmetici e profumi.
A far discutere è l’obbligo di green pass per le tabaccherie, aperte in deroga durante il primo lockdown, ora sembrano destinate a far entrare solamente i clienti che si sono vaccinati, risultano guariti o hanno effettuato un tampone.
Intanto, ci si prepara alla revisione delle regole e all’allentamento di alcune norme, se la curva epidemiologica lo permetterà.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato i presidenti delle regioni e nelle prossime ore si inizierà a discutere di nuovi conteggi e delle variazioni dei parametri per il cambio di fascia di rischio delle regioni stesse.