Attualità - 30 dicembre 2021, 18:00

Savona, 668 avvisi di accertamento per mancato pagamento dell'Imu: il comune punta a recuperare quasi 2 milioni di euro

Per la Tari invece i savonesi hanno pagato in totale circa 14milioni di euro, cifra che potrebbe aumentare quando partirà il servizio di raccolta porta a porta

Savona, 668 avvisi di accertamento per mancato pagamento dell'Imu: il comune punta a recuperare quasi 2 milioni di euro

Sono 668 gli avvisi di accertamento che sono stati inviati lo scorso 28 dicembre per il mancato pagamento dell'Imu.

Dopo un accurato controllo svolto durante tutto l'anno, Andreani Tributi, che si occupa di accertare i tributi ed effettuare la riscossione per il comune di Savona, ha rilevato i casi di omesso, parziale o tardivo pagamento relativamente agli anni d’imposta 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.

Secondo i dati a disposizione dell’ente, l’importo complessivo degli accertamenti emessi si attesta su un milione e 960mila di cui 1 milione e 734mila di imposta, 217mila euro di sanzioni, 5.391 euro di interessi e 3.398 euro di spese di notifica e alla data del 28 dicembre sono stati versati solo 184mila 941 euro (151mila a titolo di imposta, 31mila sanzioni, 1150 euro interessi, 1000 spese di notifica).

436mila 859 euro, il totale dell'Imu accertato per l'anno 2021 ed è stato rateizzato negli esercizi successivi per 323mila euro per il 2022, 316mila per il 2023, 307mila 2024 e 198mila 2025.

Per quanto riguarda la Tari invece sono stati emessi e notificati 758 avvisi di accertamento per il recupero di quanto non è stato corrisposto a titolo di tassa e secondo i dati a disposizione sempre di Andreani Tributi (che ha effettuato il controllo degli anni d'imposta dal 2015 al 2020), l’importo complessivo degli accertamenti emessi si attesta sui 936mila euro con sanzioni intere e 691mila euro con sanzioni ridotte.

Per il 2021 i savonesi hanno pagato in totale 14milioni sulla tassa dei rifiuti, 12milioni di tasse pagate dai cittadini e dal bilancio comunale (grazie ai fondi del Governo) 1 milione 328mila euro per riduzioni riconosciute alle utenze non domestiche a causa dell’emergenza sanitaria e 345mila relativi all’esenzione concessa ai nuclei familiari con ISEE inferiore a determinati importi.

Una cifra che potrebbe lievitare abbondantemente quando partirà il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta.

I cittadini al momento pagano circa 218 euro di Tari, con il porta a porta pagheranno invece dal 2023 circa 262 euro, con un aumento di circa il 6-10%.

La durata della concessione sarà di 15 anni e la gara avrà un importo complessivo di 210 milioni di euro (circa 12 milioni e 450mila il primo anno, poi 14 milioni 112 mila all'anno).

Luciano Parodi

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