Attualità - 19 novembre 2021, 10:36

Sfratto sede Avis di Celle, il sindaco risponde alla minoranza: "Ci stiamo occupando della pratica per lo spostamento, un incomprensibile stallo burocratico ha rallentato tutto"

A breve saranno quindi a disposizione i locali di via Santi Giacomo e Filippo. "I prelievi come ci ha specificato Avis per ora verranno svolti tramite un'emoteca esterna"

Sfratto sede Avis di Celle, il sindaco risponde alla minoranza: "Ci stiamo occupando della pratica per lo spostamento, un incomprensibile stallo burocratico ha rallentato tutto"

"Un incomprensibile stallo burocratico non ha già consentito lo spostamento di Avis nei locali comunali contrariamente a quanto tutti noi auspicavamo. La nuova responsabile dei servizi sociali subentrata due settimane fa, si sta occupando della pratica di rilascio dell'autorizzazione dello spostamento".

Il sindaco di Celle Ligure Caterina Mordeglia nel consiglio comunale di ieri sera ha risposto all'interrogazione presentata dalla minoranza di Uniti per Celle che chiedeva delucidazioni sullo sfratto della Fondazione Spotorno all'Avis cellese dalla sede Avis di via Colla.

Già due anni fa la Fondazione aveva preannunciato che l'immobile non sarebbe più stato a disposizione nel 2021 ai donatori di sangue così come il restante patrimonio immobiliare.

"7 mesi fa ho relazionato sul tema delle dismissioni degli immobili della Fondazione e avevamo appreso che il vuoto di svincolo era avvenuto nel febbraio 2017 e nessuno di noi ne era al corrente compresi gli affittuari. Il consiglio d'amministrazione aveva infatti votato all'unanimità lo svincolo dell'immobile compreso il voto favorevole del consigliere rappresentante del comune e in allora non ero io il sindaco. Ci siamo ritrovati di fronte a cose già fatte due anni prima, però abbiamo messo in relazione le parti aprendo un dialogo che era interrotto dopo le dismissioni" spiega la prima cittadina cellese.

La prima cittadina ha così illustrato tutta la cronologia a partire dal 2017 arrivando a oggi, cercando una soluzione per i cittadini residenti affittuari nelle abitazioni della Fondazione.

"Abbiamo ricercato presso altre fondazioni soluzioni abitative disponibili ma erano tutte occupate e abbiamo proposto l'alloggio di proprietà comunale di Sanda ma non ha trovato il gradimento sia per la distanza dal centro che per la metratura minima. Infine un'altra soluzione che poteva essere perseguita era quella nelle case di edilizia popolare ma bisogna avere i requisiti" ha proseguito Mordeglia.

Ritornando sull'Avis, il comune ha proposto i locali comunali di via Santi Giacomo e Filippo, sede per il quale l'organizzazione no profit aveva già stipulato una convenzione con l'amministrazione nel giugno di quest'anno per la gestione del centro prelievi ricevendo, come stabilito dal protocollo, un contributo di 8mila 500 euro.

Garantirebbero ai cittadini quindi i servizi di effettuazione dei prelievi e ritiro del materiale biologico da analizzare; il trasporto al laboratorio analisi ASL all'ospedale San Paolo di Savona; il ritiro dei referti nel laboratorio tramite procedure informatiche in collegamento con lo stesso e la consegna referti all'utente.

"Sulla sospensione dei prelievi, come Avis ci ha più volte ricordato durante gli incontri effettuati, verranno svolti tramite un'emoteca esterna. Sapevamo che oltre all'intoppo burocratico, ci sarebbe stato un problema di un percorso lungo attraverso Alisa e quindi avevano già preventivato di farli esternamente" ha concluso il sindaco.

Luciano Parodi

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