Lo scorso sabato ad Albisola Superiore è stata inaugurata l'area archeologica della villa romana di Alba Docilia con i nuovi pannelli illustrativi, promosso dalla Soprintendenza ABAP per le province di Imperia e Savona.
Il monumentale complesso edilizio di piazza Giulio II è una delle più grandi ville di età romana imperiale della Liguria, con un’estensione di oltre 10mila metri quadrati e la dimora disponeva di una zona abitativa riccamente ornata, di un’estesa area termale e di un settore di servizio a carattere produttivo e ricettivo.
Gli scavi, che hanno avuto luogo dalla metà del XX secolo, sono stati seguiti da opportuni restauri e dalla creazione dell’area archeologica. I dettami di allora avevano previsto i resti privi di tettoie e coperture e tenuti a verde; l’area era stata dotata di un unico pannello illustrativo, dall’impostazione didattica oggi superata.
Il progetto di riscoperta e rinnovamento, pur volendo mantenere le peculiarità che si sono volute dare originariamente all’area, ha preso forma con lo scopo di rendere maggiormente fruibili i resti archeologici, per motivi di sicurezza generalmente chiusi al pubblico.
Il finanziamento ministeriale richiesto e ottenuto dalla Soprintendenza è servito per la creazione di pannelli illustrativi che, creando un percorso di visita esterno all’area, avvicinino maggiormente i visitatori, cittadini e turisti, al sito archeologico che può a ragione essere considerato uno dei più importanti beni culturali della Liguria. Per dare una più forte identità al complesso è stato inoltre predisposto un logo con pittogramma che ne implementerà la memoria nel pubblico.
«La nostra Soprintendenza, che ha il ruolo precipuo di tutelare il sito, si è sempre dedicata con costanza alla manutenzione delle strutture della villa romana. Il Comune di Albisola Superiore, attento alla sua valorizzazione, riesce da anni a coinvolgere la comunità locale e turistica con una serie di eventi all’interno dell’area, anche non direttamente collegati ai resti antichi ma che da essi traggono una grande forza suggestiva. Ora più che mai una forte e vincente sinergia tra i due Enti, frutto di un continuo scambio di spunti, idee e risorse, renderà l’area archeologica di Alba Docilia una realtà viva e presente all’interno della comunità, a cui sarà rinnovata la confidenza con uno spazio che – fino ad oggi – poteva risultare di non facile comprensione» aveva commenta Silvana Gavagnin, funzionario archeologo responsabile.
«La storia è vera testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità” scriveva Cicerone. Gli scavi archeologici di Albisola Superiore sono la testimonianza tangibile della nostra storia. Il sito di Alba Docilia avrà presto nuovi pannelli didattici in italiano e inglese che permetteranno ai visitatori di conoscere la vicenda di questo meraviglioso luogo. La fattiva collaborazione con Silvana Gavagnin archeologa della Soprintendenza, con cui stiamo lavorando da mesi per un rinnovamento della villa romana, è per me motivo di orgoglio ed è la dimostrazione dell’attenzione che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio sta dedicando alla nostra città. Il recupero e la conservazione dei siti di interesse culturale sono al centro degli obiettivi dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Albisola» aveva spiegato Simona Poggi, Assessore alla Cultura del Comune di Albisola Superiore.
All’inaugurazione di sabato erano intervenuti il Sindaco Maurizio Garbarini e l'assessore Poggi; il Soprintendente Roberto Leone e Silvana Gavagnin per la Soprintendenza; Augusto Pampaloni della ditta Regio IX Liguria Archeologia s.n.c. che ha curato l’allestimento; Elisabetta Corni titolare della Ink Line Edizioni che ha concesso l’utilizzo di un disegno ricostruttivo della villa.
"Le visite guidate con le archeologhe sono state sold out e c'è stato tanto interessamento. Questo è un nuovo passo verso nuovi progetti. I pannelli illustrativi sono stati studiati con cura nei minimi dettagli affinché i cittadini e i turisti possano leggere dall’esterno facendo così un percorso alla scoperta della Mansio. Ringrazio Silvana Gavagnin per la professionalità, per l’impegno profusi, Augusto Pampaloni, il maresciallo dei Carabinieri Pennesi, la Polizia Municipale e gli Alpini che sono sempre disponibili a collaborare. È stato bellissimo vedere così tante persone, giovani e adulti, all’interno dell’area! La storia è maestra di vita, scriveva Cicerone e noi vogliamo celebrarla perché conoscendo il passato possiamo conoscere il nostro presente" ha concluso l'assessore albisolese.