Politica - 20 settembre 2021, 12:11

Referendum contro il green pass, tra i garanti anche il savonese Carlo Freccero

C'è anche il giornalista e docente savonese Carlo Freccero tra i garanti del referendum contro il green pass lanciato nelle scorse ore

Referendum contro il green pass, tra i garanti anche il savonese Carlo Freccero

C'è anche il giornalista e docente savonese Carlo Freccero tra i garanti del referendum contro il green pass lanciato nelle scorse ore, che ha come obiettivo di eliminare la norma già in vigore, che dal 15 ottobre sarà più estesa e riguarderà tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, che dovranno presentare la carta verde pe recarsi al proprio posto di lavoro.

Freccero in una lettera a La Stampa e al Fatto Quotidiano definisce “oltremodo scorretto” il comportamento del Governo Draghi “nell’incrinare il patto di lealtà tra istituzioni e popolo”. Questo anche perché “l’attuale normativa sul Green Pass ignora totalmente l’appello a evitare discriminazioni”.

"Preso atto della irriformabilità della Costituzione, - scrive Freccero - le élite sembrano aver trovato la soluzione nel metterla fuori gioco, nel bypassarla in nome dell’emergenza. Per superare questo ostacolo si è ricorsi, fin dall’inizio della pandemia Covid, a strumenti capaci di oltrepassare il problema: Dcpm e Decreti legge".

Freccero accusa quella che definisce una propaganda mediatica a favore del governo sull'adozione del green pass, con riferimento alla propaganda nazista: "Goebbels, teorico della propaganda nazista, interrogato sui metodi per conseguire il consenso popolare, è stato in merito chiarissimo: non si tratta di contenuti specifici, non si tratta di destra o di sinistra, in ogni caso il consenso si ottiene con la paura. Se un governo è in grado di promuovere la paura, il popolo obbedirà. Gli italiani stanno obbedendo. Aderendo alle richieste del governo ci spogliamo volontariamente di qualsiasi difesa nei confronti di un potere sempre più pervasivo. In realtà le élite transnazionali stanno decidendo per noi e lo fanno ormai a carte scoperte, come se ritenessero già conseguita la vittoria. Sta a noi decidere se le loro scelte sono anche le nostre".

Redazione

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