"Tutela del reddito dei lavoratori, procedure d’urgenza per interventi legati al dissesto idrogeologico, nomina di un commissario per la gestione del piano industriale del nuovo impianto”.
Il candidato Marco Russo interviene, di nuovo, sulla crisi Funivie dopo i recenti sviluppi. Il commissario delle Funivie Riva ha comunicato ai sindacati che occorreranno almeno 20 mesi per ripristinare l’impianto e garantirne nuovamente l’operatività, perché si deve passare attraverso i tempi più lunghi previsti dalla legge per il bando di gara. “La notizia - è il commento di Russo - è un grave colpo che si aggiunge a una situazione già drammatica, perché aumenta le preoccupazioni dei lavoratori”.
Recentemente il ministro Giorgetti ha ribadito l'importanza dell'infrastruttura e ha indicato un possibile percorso di soluzione della crisi, prospettando anche la semplificazione delle procedure. “Purtroppo - dice ancora il candidato sindaco - veniamo da mesi in cui erano state ipotizzate soluzioni che poi non si sono realizzate, con perdite di tempo prezioso e il conseguente aggravamento della situazione. Ora siamo in una condizione di emergenza e la nostra comunità non può permettersi di rischiare di assistere a passerelle elettorali senza costrutto”.
Russo precisa che “è fondamentale che l'Amministrazione comunale, che rappresenta il territorio, svolga un ruolo attivo di pressione, che fino ad oggi è mancato, a parte qualche richiamo saltuario e qualche lettera, relazionandosi con tutti i livelli di governo, regionale e nazionale, chiamati a risolvere il problema. È necessario incalzare il Governo affinché assuma come prioritario il dossier Funivie considerando che l'impianto costituisce la cerniera strategica di una filiera che complessivamente, tra diretti e indotto, occupa oltre 500 persone, legando le attività del terminal alti fondali del porto con quelle dei parchi di San Giuseppe”.
In cima alla lista delle priorità, sottolinea Russo, “è trovare soluzioni a tutela del reddito dei lavoratori, oggi sospesi in un’incertezza del futuro che non è sostenibile. Inoltre occorre adottare tutte le procedure d'urgenza previste per interventi legati al dissesto idrogeologico per il rapido affidamento dei lavori di ripristino: la tempistica di venti mesi prospettata è insostenibile”.
Infine, “è necessario istituire subito un tavolo di coordinamento tra MISE e MIT, che seguendo il percorso indicato dal Ministro Giorgetti, proceda immediatamente alla nomina del commissario che si occuperà della gestione del piano industriale del nuovo impianto: su questo l’amministrazione deve essere parte attiva, perché bisogna programmare fin da ora gli interventi per renderlo più efficiente e più sostenibili le attività della filiera”.
La soluzione della crisi delle Funivie deve essere una priorità per l'Amministrazione, “ce lo chiedono - conclude Russo - in primo luogo le famiglie dei dipendenti diretti e di quelli delle attività ad esse collegate, che devono essere tutelati; ce lo chiedono i residenti di via Nazionale Piemonte, da Lavagnola a Cadibona, passando per Maschio e Montemoro, oltre che i pendolari che tutti i giorni percorrono quella strada e devono affrontare i disagi legati al passaggio di centinaia di camion. Ce lo chiede l’intera comunità, perché le funivie rappresentano lo specchio di una crisi industriale e infrastrutturale del nostro territorio che deve trovare urgentemente una soluzione”.