Il Comune di Finale avrà a disposizione i fondi necessari per attivare il progetto di telemedicina presentato lo scorso giugno insieme ai Comuni di Alassio, Loano e Pietra Ligure (leggi QUI).
Lo ha stabilito il Consiglio Comunale nella seduta odierna, dov'è stato approvato l'impiego di parte dei cosiddetti "fondi Covid", tra cui anche quelli per il controllo delle spiagge libere.
Tuttavia non senza un'ombra, sollevata dalla consigliera di Per Finale, Tiziana Cileto: quello del danno erariale.
"Stiamo stanziando soldi per un progetto che dal punto di vista medico è assurdo, in quanto non solo si tratta di una semplice televisita, non una completa assistenza in telemedicina, ma anche perché rischia di non essere affatto funzionale - ha detto la consigliere - Questo progetto viene finanziato coi soldi destinati dal Governo per il Covid, ma per com'è strutturato, da quanto letto nelle carte presentate, finisce nel momento in cui si sospetta sia Coronavirus, ovvero dalla segnalazione e quindi da tutta quella macchina che si attiva con Asl, Ufficio Igiene e quant'altro. Viene mandato il saturimetro? Serve dopo alcuni giorni dalla diagnosi del presunto caso e dubito che un albergatore si tenga in albergo un sospetto covid per diversi giorni".
"Nel caso contrario - ovvero quando non si tratta di un sospetto caso Covid, chiarisce Cileto - avviene quello che tutti i medici di Finale stanno facendo da tempo, con un triage e poi la decisione di come comportarsi".
Ma dove sarebbe quindi il danno erariale? "Questo progetto che voi andate ad acquistare è già presente, Alisa lo ha comprato spendendo 1 milione ed è a disposizione gratuita di tutti i medici di base, basta farne richiesta - spiega la consigliere di minoranza - Perché non lo abbiamo mai fatto? Dovremmo avere le strutture per seguire i pazienti e viceversa. Prima di andare a comprare il Colosseo da Totò, fermiamoci un attimo: paghiamo un software che noi medici possiamo avere gratuitamente?".
A replicare è stata l'assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, Clara Bricchetto: "Abbiamo fornito una copertura economica per una convenzione che non è stata ancora attivata - precisa - Upa Savona ha effettuato una richiesta ai centri salute per attivare una prestazione che Alassio Salute ha già erogato lo scorso anno presso le strutture della sua città. Non abbiamo ancora deciso se attivarlo o meno, abbiamo solo messo da parte i fondi e nel momento in cui la convenzione verrà firmata capiremo meglio come agire, al momento sono solo approcci. Finale Salute non ne sapeva nulla? Il sindaco Melgrati in un'intervista aveva detto che tutti i centri coinvolti ne erano a disposizione...".
"Ci sono progetti veramente belli sulla telemedicina, si potevano fare progetti diversi in tale ambito, oppure si potevano, con questi soldi, istituire dei 'covid hotels', utili per gli albergatori e per i malati".