Politica - 19 luglio 2021, 16:45

Progetto rsa in via Nizza a Savona: in commissione voto contrario alla pratica

Esposte diverse perplessità: dalla società che è intenzionata a costruire, al parere non richiesto ad Alisa passando per i posti di lavoro. Vicesindaco Arecco: "Questa è l'occasione per dimostrare che la città è realmente interessata a creare lavoro"

Progetto rsa in via Nizza a Savona: in commissione voto contrario alla pratica

Il progetto per la realizzazione di un edificio da destinare a residenza sanitaria assistenziale per 120 posti letto, 22 posti letto di riabilitazione e 8 monolocali da stabilire come alloggio protetto e foresteria in via Nizza a Savona era destinato a far discutere e così è stato.

Nella seconda commissione consiliare presieduta dal presidente Alfredo Remigio, la minoranza ha esposto tutte le criticità sul progetto presentato da Riperia Srl, azienda di Alessandria, che prevede quindi la realizzazione di una struttura da 28.900 mq per quattro piani di altezza e per la quale viene anche ipotizzato l'utilizzo di una porzione di arenile per attività di riabilitazione.

La futura creazione nel terreno accanto all'ex fabbrica Siad ha visto contraria tutta l'opposizione, dopo che in consiglio comunale era stato bocciato il progetto residenziale negli ex Bagni La Playa, anche dal gruppo Savona Capoluogo composto dai consiglieri fuori usciti dalla Lega.

"Il Puc prevede già un'area rsa nella zona di villa Pizzardi di Opere Sociali (al momento come specificato dall'assessore e vicesindaco Massimo Arecco è in piedi ancora un contenzioso in Tribunale), quello che preoccupa oltre all'operazione in sé, è che questa società è inattiva e in perdita da tre anni e non ha dipendenti, questo già dovrebbe far preoccupare sull'operazione, nel suo assetto societario c'è una società immobiliare e una cooperativa che non gestiscono case di riposo, ad Alessandria hanno fatto già operazioni simili con l'intento poi di trasformare in residenziale certe attività - dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Manuel Meles - C'è qualcosa che non torna nella società che sta richiedendo questo intervento e non mi risulta che abbia ottenuto da Alisa l'autorizzazione".

"Abbiamo svolto un'analisi con oltre 500 posti letto nelle rsa del savonese e non c'è domanda, non c'è utenza, dato questa offerta che esiste sul territorio, la prima osservazione è quindi la potenzialità pubblica - ha proseguito la capogruppo del Pd Elisa Di Padova . C'è un progetto importante che ha molto a che fare con il disegno futuro della città e che riguarda gli Orti Folconi, nel quale è prevista la funzione di un presidio socio sanitario che è fermo da tempo. Credo che sfogliare di possibilità di offerta quella zona per inventarne una nuova sul fronte mare può far male alle prospettive di Savona. Non parliamo di un'operazione che porta posti di lavoro nuovi, non si trova infatti personale nemmeno negli ospedali. E' una pratica intempestiva, qualsiasi tipo di previsione che coinvolga il litorale dovrebbe essere pianificata nel suo complesso".

"Savona ha bisogno di una nuova rsa fronte mare senza capire quale sarà lo sviluppo di quella parte di città, approviamo una variante senza sapere qual è il parere di Alisa, mi pare schizofrenico questo modo di andare avanti. Sventolare la questione lavorativa come se noi consiglieri fossimo persone a cui non sta a cuore il lavoro, non ci sto. Ci sono criticità che non sono state chiarite" puntualizza la capogruppo di Italia Viva Barbara Pasquali.

"La campagna elettorale credo che danneggi anche la discussione all'interno, pongo però una domanda: la città di Savona ha bisogno di un edificio di quasi 29mila metri cubi sul mare con una successiva variante al puc che prevede oggi servizi pubblici e un cambio che prevedrà servizi privati? La mia risposta è no, se una città di qualunque dimensione vede nel futuro la creazione di rsa non se la passa benissimo, che venga vista come una struttura lavorativa per Savona vuol dire che è finita davvero" conclude Marco Ravera, capogruppo di Rete a Sinistra.

"La realizzazione della passeggiata ha costituito il catalizzante di attività economiche, non è arrivato qualcuno che vuole costruire dei palazzi, ma un imprenditore che crede e investe nel territorio e vuole restarci portando benessere, sviluppo e lavoro - ha specificato il vicesindaco e assessore all'urbanistica Massimo Arecco - Questa è l'occasione per dimostrare che la città è realmente interessata a creare lavoro. Si parla di tante assunzioni, 70 nuovi posti di qualità. Un rsa nel quale soldi ne verranno investiti tanti, hanno creduto di venire a Savona con queste potenzialità anche perché vicino c'è il campus".

Al momento del voto è stato dato parere contrario alla pratica con i 15 voti contrari, 10 astenuti e 5 favorevoli.

 

Luciano Parodi

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