Attualità - 19 luglio 2021, 16:31

Spostamento a monte della ferrovia, WWF Liguria: "Sindaci di Borghetto e Laigueglia esempio per i colleghi"

I due primi cittadini hanno espresso al Mims le proprie perplessità sul progetto di raddoppio tra Finale e Andora

Spostamento a monte della ferrovia, WWF Liguria: "Sindaci di Borghetto e Laigueglia esempio per i colleghi"

"Non si può che esprimere apprezzamento e ringraziamento ai sindaci di Borghetto Santo Spirito, Giancarlo Canepa, e di Laigueglia, Roberto Sasso Del Verme, per aver avuto il coraggio di esprimere pubblicamente in un incontro al Mims le gravissime criticità del progetto d spostamento a monte della ferrovia tra Andora e Finale, auspicando una revisione del progetto".

Ad affermarlo, in una nota stampa, è il WWF Liguria che, insieme ad AssoUtenti e al "Comitato per la salvaguardia del territorio e la tutela della popolazione e delle attività produttive" non manca di esprimere ancora una volta le perplessità sul futuro preannunciato di un'opera che il ponente savonese attende da diversi decenni.

Una vicenda che ai firmatari della nota ricorda "la favola dei vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian Andersen. Molti, moltissimi sono consci del danno che comporta questo progetto di spostamento a monte della ferrovia tra Andora e Finale (impropriamente definito come di 'raddoppio') ma pochi all’interno delle istituzioni hanno avuto il coraggio fino ad ora di dire in modo chiaro che 'il re è nudo', ovvero che questo progetto porterà conseguenze negative enormi all’ambiente, alla mobilità, all’economia agricola e a quella del turismo sostenibile".

"Auspichiamo che altri sindaci seguano l’esempio dei colleghi di Borghetto e Laigueglia ed evidenzino i danni che provocherà lo spostamento. Pensiamo in particolar modo ai sindaci delle località che vedranno sparire completamente il servizio ferroviario se verrà realizzato il progetto e a quelli che vedranno le stazioni essere 'deportate' a chilometri di distanza dalla sede attuale, ma anche ai sindaci che hanno già visto le conseguenze dello spostamento a monte già effettuato" continuano le tre associazioni. 

La richiesta ai due primi cittadini, definiti "sindaci coraggiosi" è quindi quella "di farsi parte attiva presso la Regione affinché le località da loro amministrate, dove esiste una ferrovia funzionante ma assai poco valorizzata, possano usufruire di un servizio adeguato all’importanza turistica che esse ricoprono, mentre adesso siamo di fronte ad una manciata di treni al giorno, e nel caso di Borghetto con addirittura buchi di ore e ore in alcune fasce del giorno". 

"Il futuro del Ponente ha bisogno di un trasporto ferroviario al servizio di cittadini, pendolari e turisti, tutelando il paesaggio e il territorio - sottolineano i firmatari della nota - le nostre più grandi ricchezze. Esistono valide possibilità di potenziamento della linea, alternative allo spostamento a monte. Occorre solo la volontà politica".

L'invito poi è per la Regione: "Intervenga nei confronti di Trenitalia affinché potenzi il servizio, con più treni, più carrozze, più servizi e di conseguenza più sicurezza. Così insieme, possiamo costruire un futuro davvero sostenibile".

Redazione

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