Speciale elezioni Savona - 18 luglio 2021, 10:00

Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona? Giampiero Storti: "Deve prendersi a cuore l'ospedale San Paolo mettendo in campo le sue funzioni"

Con il presidente del comitato "Amici del San Paolo", biologo ed ex direttore della comunicazione sanitaria e marketing dell’Asl2 Savonese, chiacchierata sulla sanità ma non solo

Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona? Giampiero Storti: "Deve prendersi a cuore l'ospedale San Paolo mettendo in campo le sue funzioni"

"Mi auguro che il futuro nuovo sindaco si prenda a cuore l'ospedale e metta in campo le sue funzioni, cercando di migliorarlo insistendo".

Così Giampiero Storti ha dato il via alla settima puntata della rubrica di Savonanews che ci accompagnerà nelle prossime settimane nella lunga cavalcata alle elezioni comunali di ottobre a Savona. 

"Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona?". Questa la domanda che poniamo ai nostri ospiti e questa domenica abbiamo fatto una chiacchierata con il presidente del comitato Amici del San Paolo, biologo ed ex direttore della comunicazione sanitaria e marketing dell’Asl2 Savonese.

Al centro naturalmente l'ospedale San Paolo di Savona e l'importante ruolo che deve avere il prossimo primo cittadino.

"Il ruolo costituzionale del sindaco è di responsabilità diretta e sussidiaria e deve essere il componente della conferenza dei sindaci dell'Asl e del distretto - dice Storti -  deve quindi seguire i principi di indirizzo, di programmazione, di controllo e di sussidiarietà nel campo dell'attività socio sanitaria, emergenziale e di igiene pubblica incidente sul suo territorio comunale in collaborazione con l'organo in cui è demandata la gestione, cioè l'Asl2".

Con l'emergenza sanitaria legata al Covid19 alcune criticità hanno colpito il nosocomio savonese.

"E' urgente l'uso del padiglione Vigiola a fini sanitari con il ritorno del reparto delle malattie infettive e pneumologiche, al fine di non richiudere il monoblocco drammaticamente ai bisogni dei cittadini. Ancora oggi la popolazione non sa a chi rivolgersi" prosegue l'ex direttore Asl.

"La sala d'attesa del pronto soccorso scomparsa per ragioni di Covid19 costringe i parenti ad attendere fuori dalla porta nella camera calda o in giardino sotto le intemperie o il sole in uno stato di angoscia - puntualizza - l'uso del giardino prospiciente il padiglione Astengo e la psichiatria, ora abbandonato, può trovare una equa sistemazione a favore dei pazienti e dei cittadini".

"Durante e dopo l'esperienza Covid dovremo aver imparato che la sanità deve essere vista come investimento e non come spesa, un servizio sanitario nazionale e locale deve essere uniforme, solidale, equo ed universale e la sanità come servizio e non come sistema".

Attenzione particolare anche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che sarà importante anche per la sanità del savonese. "L'applicazione delle riforme deve trovare la massima attenzione del futuro sindaco nel concordare con l'Asl2 l'ubicazione delle case delle salute e gli ospedali di comunità in numero e distribuzione territoriale. Un'operazione che avrà risvolti per i prossimi decenni".

Il comune di Savona come capoluogo di provincia deve ritornare centrale: "Deve riappropriarsi del suo ruolo e non abdicare e deve avere al centro le infrastrutture, la viabilità, il sociale, la sanità, portualità, turismo, università e i quartieri - prosegue Giampiero Storti - i problemi di Savona si risolvono con una politica comprensoriale".

Infine un appello al prossimo futuro primo cittadino: "Il desiderio è che il prossimo sindaco si occupi dei beni rifatti del vecchio San Paolo, dalla campana del vecchio nosocomio, al confessionale, sono beni storici che potevano andare nella cappella e riportati in modo museale - conclude -  I vari passaggi hanno tolto l'interesse anche se l'ultima amministrazione qualcosa ha fatto, però questa è una città in disarmo che non riconosce niente di suo. Poi naturalmente il nostro Ospedale, deve essere attenzionato al massimo".

 

 

 

 

Le persone che valgono disegnano Savona. Questo è lo slogan che abbiamo deciso di utilizzare in questa rubrica che ci accompagnerà nelle prossime settimane nella lunga cavalcata alle elezioni comunali di ottobre a Savona.

Nessun esponente politico ma figure di spicco che hanno fatto e stanno facendo tanto per la città della Torretta, da personaggi sportivi a rappresentanti della cultura e dell'associazionismo, passando per persone che Savona l'hanno vissuta da sempre.

Allora a chi meglio di loro possiamo rivolgere la frase che sarà sempre al centro di queste chiacchierate: "Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona?".

Luciano Parodi


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