Green pass modello francese, o addirittura obbligo vaccinale. Sono queste le ipotesi al vaglio del governo Draghi, preoccupato dall'aumento dei contagi, che seppur atteso sta mettendo in allarme l'esecutivo e le regioni. Ieri il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, ha ricordato che gli ultimi accessi in ospedale riguardano persone non vaccinate: “Dei nuovi ricoverati in Liguria, compresa variante Delta, la maggior parte non era vaccinata o aveva una sola dose. Nessuna persona che abbia completato il ciclo sta arrivando negli ospedali”, ha scritto in un post su Facebook.
Toti si è schierato dalla parte del green pass modello francese, ovvero necessario anche per entrare nei locali pubblici: “Chiedo – ha scritto Toti - a commercianti, ristoratori, baristi, gestori di discoteche, organizzatori di eventi e spettacoli e molto altro: è meglio fare uno sforzo e controllare in certe situazioni il green pass oppure richiudere di nuovo le attività se cresceranno i ricoveri a causa dei non vaccinati?”.
La strada del governo sembra essere quella adottata da Macron in Francia, anche se bisognerà fare i conti con le resistenze degli alleati, su tutti la Lega, fortemente contraria all'adozione del green pass obbligatorio. Malumori si avvertono anche tra i 5 Stelle in Liguria. Ieri il capogruppo in consiglio regionale Fabio Tosi ha chiesto prudenza a paragonare la situazione francese, dove la resistenza no vax è più ampia, a quella italiana.
Intanto il governo sembra essere intenzionato a prolungare di altri sei mesi lo stato d'emergenza, in scadenza il 31 luglio.