Attualità - 15 luglio 2021, 11:02

Parto "precipitoso" al Santa Corona, il papà di Guido: "Andata bene anche grazie ad alcune fortuite coincidenze, ma non può andare sempre così"

Il padre del bimbo nato a Pietra mentre era diretto all'ospedale di Savona affida a Facebook il proprio pensiero sulla chiusura del punto nascite pietrese: "Un capolavoro, non c’è che dire. 'Capolavoro provvisorio', pardon. Magari i nostri figli tra 30 anni andranno a partorire a Nizza"

Parto "precipitoso" al Santa Corona, il papà di Guido: "Andata bene anche grazie ad alcune fortuite coincidenze, ma non può andare sempre così"

"'Che bella notizia in arrivo! Non lo sapevo! Come chiamerete il 'fratellino'?' 'Visto che con tutta probabilità nascerà per strada tra un ospedale e l’altro, con me alla guida della nostra macchina, si chiamerà Guido'. Con questa battuta cercavo di esorcizzare quella che era la proiezione dell’inevitabile realtà: vista la penosa condizione della nostra rete di infrastrutture (e meno male che nelle ultime due settimane hanno tolto qualche cantiere sulla A10), visto che uno per partorire deve andare fino a Savona - che è quasi Albissola, visto che siamo in piena estate, visto che già la sorellina (ora sorellona) era comunque stata rapida nel volersi manifestare…". Si apre così il pensiero postato su Facebook da Stefano Benedetti, papà di Guido, il piccolo venuto al mondo lo scorso 13 luglio all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Un parto improvviso, con la mamma che intorno alle 12 ha avuto le doglie e ha così avvertito il personale del 112 per essere trasportata (da Albenga) d'urgenza in ospedale. All'altezza di Loano il personale si è però reso conto che si trattava di un "parto precipitoso" che non avrebbe con ogni probabilità concesso alla puerpera di arrivare in tempo all'ospedale di Savona. A quel punto il medico dell'automedica ha optato per il pronto soccorso pietrese dove sono state allertate la ginecologa e l'ostetrica che hanno atteso la paziente in una sala immediatamente predisposta (CLICCA QUI). 

"È andata bene, grazie anche a una serie di fattori non citati negli articoli - prosegue Stefano - grazie al fatto che lavoro di fronte a casa, grazie al fatto che sono corso subito, grazie al fatto che ho la macchina parcheggiata sotto casa, grazie al fatto che sotto casa abbiamo una farmacia che ci è anche stata di supporto nell’attesa dell’ambulanza, grazie al fatto che ho il cellulare della 'nostra' ginecologa - presente in quel momento a Santa Corona, dove è primario - che ha capito al volo la situazione ancora prima che arrivassero i militi e che ha coordinato il tutto in maniera a dir poco magistrale, grazie al fatto che la mamma ha avuto una gravidanza 'perfetta' senza il minimo problema di sorta… La professionalità e la capacità di organizzazione di tutti gli attori in gioco, dai militi della Croce Bianca di Albenga, al 118, alla dottoressa Airaudi e a tutto lo staff di Santa Corona che non finirò mai di ringraziare, unite alle fortuite coincidenze sopra elencate, hanno permesso che il tutto si concludesse con un lieto fine".

"Sarebbe bastato 'un niente' di diverso e molto probabilmente sarei qua a raccontare un’altra storia. Non mi capacito di come nel 2021 si debba andare sui giornali per la cosa più naturale del mondo: forse chi decide queste 'mirabili strategie sanitarie' pensa che una donna non possa partorire nella piana di Albenga? Di giorno? D’estate? Avremmo anche potuto non trovare un’ambulanza libera, con tutto quello che succede d’estate da noi… Hanno spogliato il S.Maria di Misericordia di Albenga, e in tutta risposta? Ripristiniamo pronto soccorso e punto nascite ad Albenga come una volta? No Togliamo il punto nascite anche da Santa Corona! Un capolavoro, non c’è che dire. 'Capolavoro provvisorio', pardon. Magari i nostri figli tra 30 anni andranno a partorire a Nizza: chissà quali altri fantastiche sorprese ci verranno riservate" prosegue.

"Purtroppo, come molto spesso accade, 'qualcuno' ci penserà quando succederà una disgrazia e per il malcapitato di turno verranno scritti articoli di altro tenore. E ci sarà sicuramente la disgrazia, se non si corre presto ai ripari: non è 'portare sfiga' è semplice matematica. Non può andare sempre tutto bene: vi prego di condividere se non volete che la storia si ripeta, magari con un altro epilogo. Non finirò mai di ringraziare chi la mattina del 13 luglio era presente in quella sala di Santa Corona, militi della Croce compresi. Grazie mille a tutti da noi 4" conclude Stefano Benedetti a nome di tutta la sua famiglia.

Roberto Vassallo

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