Attualità - 04 luglio 2021, 14:00

La Fiaba della Domenica: Lo scoiattolo spaventato

Si dovevano fare accertamenti all’Ospedale del Bosco! E per poterli fare con tranquillità e precisione, il Piccolo Scoiattolo doveva fermarsi qualche giorno...

La Fiaba della Domenica: Lo scoiattolo spaventato

Un bel giorno d’agosto,( bello per tutti ma non per lui!), con il sole a picco che faceva brillare le foglie di un verde così acceso da renderle accecanti, Gufo Saggio, un po’ triste, ma sempre professionale, comunicò a Mamma Scoiattola che il Piccolo Scoiattolo non lo convinceva, con quella tosse continua, lo smagrimento, la stanchezza, la poca voglia di giocare e di rosicchiare le ghiande da lui solitamente preferite.

Si dovevano fare accertamenti all’Ospedale del Bosco!

E per poterli fare con tranquillità e precisione, il Piccolo Scoiattolo doveva fermarsi qualche giorno (e  qualche notte!) nello stesso Ospedale.

Mamma Scoiattola si sentì tremare le zampe, drizzare tutto il pelo, ma doveva mantenere la calma!

Doveva imporsi di apparire serena per amore di Scoiattolino, per non rendergli l’evento ancora più triste e pauroso di quello che già era!

Inghiottendo a fatica, annuì puntando gli occhi in quelli di Gufo Saggio, quasi a voler carpire al vecchio dottore le certezze e la tranquillità che neppure lui aveva.

Povero Gufo Saggio! Nessuno pensava che anche lui era di carne e di sangue, che anche lui provava emozioni!

Era tempo di andare da Ghiro Psicologo, lui solo poteva capire!

E il piccolo Scoiattolo? Continuava a giocare imperterrito con i bastoncini da gioco presenti in gran quantità nello studio del dottore. Sembrava non ascoltare, ma in realtà registrava tutto e si proiettava con la mente ora nelle paure di ciò che doveva affrontare, ora in fantasie che lo facevano evadere in un’altra situazione.

E venne il giorno dell’ospedalizzazione!

Nei giorni precedenti in casa non se ne parlava; mamma e papà divennero frenetici: le giostre, l’altalena nuova, la cameretta nuova, tanti amici in casa.

Il piccolo scoiattolo era sicuro che questa frenesia, tutte queste cose belle e nuove erano fatte affinché lui non pensasse all’ospedale!

Amici che non vedeva da tempo, cinema, teatro dei burattini, ma il suo pensiero era sempre più centrato sull’ospedale. Ma anche quello dei genitori! Essi si resero infine conto che il problema andava affrontato, non serviva a nulla rinnovare e rimandare.

Bisognava prendere il coraggio a piene mani e parlare con Scoiattolino.

Lui tanto aveva già capito tutto!  E fu lui ad aiutare i genitori: ne parlò per primo!

“Io so perfettamente che devo andare all’ospedale, fare le punture, stare da solo, dormire da solo, mangiare cose che non mi piacciono, prendere medicine disgustose!”

Quello che non sapeva Scoiattolino era che tutti erano preoccupati addirittura per la sua vita, che il povero Gufo Saggio aveva parlato di lui con Ghiro Psicologo e con un grande medico della città esperto in scoiattolini colpiti da malattie molto gravi.

I genitori così, confortati paradossalmente dal loro piccolo, spiegarono a lui che sì, aveva ragione, ma che all’ospedale avrebbe conosciuto nuovi amici, giocato con i clown e poi che alla mamma sarebbe stato consentito rimanere con lui praticamente per tutto il tempo della degenza: miracolo degli ospedali moderni!

All’ingresso di Scoiattolino dell’ospedale del Bosco tutti erano sorridenti e affabili, sembrava di entrare in albergo: ma a lui e, soprattutto ai suoi genitori, tremavano le gambe; la mamma aveva controllato e controllato il pigiamino, il sapone, le pantofole, il borotalco, la biancheria per sé e per il piccolo.

Tutto era a posto meno il proprio umore in tumulto.

Una Lontra Psicologa li avvicinò subito e si dichiarò a disposizione per ogni problema, turbamento o informazione e subito i tre scoiattoli si sentirono più sicuri; quello era l’ospedale giusto: i sorrisi, la pulizia, la cortesia, la premurosità dei medici, degli infermieri e di tutto il personale erano evidenti, il “male inutile” della scortesia e dell’ignoto era già stato curato, eravamo a buon punto!

Ora ci si doveva fidare alla professionalità dei medici e alle tecnologie diagnostiche e terapeutiche, ma se tanto mi dà tanto!!

E così fu.

Scoiattolino uscì dopo una settimana completamente guarito e arricchito da un’esperienza umana indimenticabile.

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