"La tenuta degli assi e delle alleanze della città soprattutto in quei settori che mettono il capitale umano al centro (che poi sono i servizi, welfare, cultura, ma anche sviluppo economico) è stata indebolita profondamente in questi anni e avrebbe costituito già di per sè una situazione critica, al netto del Covid. Di fronte a questo e alle emergenze con cui ci troviamo a fare i conti l'unica vera chiave di volta sarebbe stato avere un'amministrazione che facesse una regia presente e attenta e impostasse una strategia chiara". Cosi commenta in una nota Elisa Di Padova, gruppo consiliare Pd Savona.
"In Consiglio comunale abbiamo ascoltato un intervento del sindaco, di fine mandato che dovrebbe avere un valore e un profilo di ampio respiro, volto invece a difendere se stessa: giustificazioni invece che idee e proposte. Un intervento così importante è stato ridotto a rispondere piccata alle singole osservazioni dell'opposizione. Tutto questo non fa che confermare le profonde lacune di questa amministrazione".
Abbiamo analizzato e purtroppo smontato punto su punto tutte le missioni che si era prefissa questa amministrazione: dalla sicurezza, allo sviluppo economico, dal turismo allo sport fino ai quartieri lasciati a loro stessi. Sono mancate le connessioni: quelle interne alla giunta perchè non si è stati in grado mai di fare squadra e quelle esterne, perchè la disconnessione con la città è totale e profonda. Sono mancate le connessioni tra i progetti, anche laddove siano stati portati avanti ciò è avvenuto a compartimenti stagni, in un periodo in cui sempre più i bandi e i progetti più ambiziosi finanziati anche dalla filiera europea vedono le connessioni e l'integrazione tra le funzioni utili alla città come uno dei parametri base di valutazione e di scelta. L’accelerata sul recupero oltre il necessario, l’hanno pagata e la stanno pagando i cittadini savonesi e la tenuta stessa della Città".
"Abbiamo in questi anni letto di litigi interni alla maggioranza e di pugni sul tavolo della giunta. Quei pugni avremmo voluto sentirli per la difesa di qualche servizio ai cittadini più che per strategie di posizionamento interne. Ma anche questa è una questione di cultura politica. Avrebbe dovuto esserci dell'altro a partire dalla cura che si richiede a chi amministra una città. Di quest'altro ora la nostra città ha urgente bisogno".
"Oltre a una profonda inadeguatezza la vera grande assente è stata la politica che cura e che si cura dei suoi cittadini, delle sue imprese, delle sue famiglie, dei suoi anziani. Permetteteci: il giudizio che diamo dell'ultimo bilancio di questa amministrazione è il giudizio che diamo sull'intero mandato. Negativo" conclude la Di Padova.