Si è tornato a parlare di crisi industriali del savonese nel primo pomeriggio odierno. Stavolta al centro del tavolo della discussione tra Governo e sindacati, promossa dal senatore leghista Paolo Ripamonti, uno dei tanti argomenti affrontati nel corso della visita allo stabilimento Piaggio Aerospace di Villanova (leggi QUI): la situazione di Funivie.
L'azienda dallo scorso 30 aprile è de facto priva di un commissario, dopo il pensionamento di Roberto Ferrazza, col conseguente blocco dei 4 milioni di lavori per la ricostruzione dei piloni crollati durante l'ondata di maltempo dell'autunno 2019 e tra sei mesi circa scadrà anche la cassa integrazione per i circa 70 dipendenti.
Questi dunque i due punti all'ordine del giorno nella videoconferenza tra le segreterie provinciali dei sindacati confederati (Cgil, Cisl e Uil), le rappresentanze delle categorie Trasporti (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) e il sottosegretario al Lavoro, Tiziana Nisini: "Abbiamo evidenziato i problemi dell'azienda sollecitando il Ministero a prorogare la Cigs di ancora almeno un anno, visto che difficilmente si potranno ripristinare in tempo i tralicci per far ripartire l'infrastruttura" spiega il segretario di Uil, Gianni Mazziotta.
"Bisogna incominciare già da ora a parlare di questo - prosegue il segretario Cgil Pasa - costruire un'autorizzazione attraverso la politica nazionale dello strumento della cassa, che possa partire dal novembre di quest'anno attraverso i denari dell'area di crisi complessa del savonese. Il Ministero a questo punto deve velocizzare l'iter per l'utilizzo di questo residuo positivo".
Non solo sulla questione degli ammortizzatori sociali però è alta l'attenzione delle sigle sindacali: "L'obbiettivo era anche sollecitare i ministri competenti per trovare una soluzione con una prospettiva futura. Parliamo di un'infrastruttura utile dalla costa alla Val Bormida e non solo per trasporto carbone: è tra le più lunghe d'Europa, è un'azienda storica ed è al centro di un territorio in crisi ma con delle opportunità. Prima di coglierle però bisogna mantenere quel che già si ha" aggiunge Mazziotta.
L'obbiettivo è dunque, da parte sindacale, quello di preservare quanto meno i posti di lavoro attualmente esistenti e di farli tornare "attivi": "Vogliamo parlare di lavoro, non di cassa - ammonisce Pasa in conclusione - si faccia pressione al Mit affinché ci convochino per nominare il nuovo commissario con un duplice ruolo di ricostruzione e gestione della strategia futura".
Per farlo bisognerà però dare effettivo corso all'ordine del giorno AS 2144 al Dl Sostegni a prima firma del senatore savonese che, oltre a impegnare in tal senso l'esecutivo Draghi, "rappresenta un significativo riconoscimento all’utilità dell’infrastruttura e una speranza per il futuro della stessa" spiegano invece dalla Cisl.
Ringraziamenti al sottosegretario sono invece arrivati dal vicepresidente della Commissione Lavoro, il senatore Ripamonti, il quale ha sottolineato anche l'urgenza di estendere la cassa per "rispondere alle aspettative dei 65 lavoratori e delle loro famiglie".
"Bene lavorare all'estensione di questo ammortizzatore ma è doveroso intervenire in maniera strutturale e duratura come la nomina di un nuovo commissario alla concessione potrebbe garantire. Porrò tutta la mia attenzione affinché questa eccellenza del territorio savonese non resti impantanata tra le maglie della burocrazia, riuscendo a recitare quel ruolo di volano dell'intero tessuto produttivo" conclude il parlamentare savonese.