Il Presidente del Consiglio Draghi illustrerà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l'accesso ai 200 miliardi del Next Generation Eu nel pomeriggio di lunedì 26 aprile in Parlamento.
Le associazioni, i comitati, le reti sociali, i forum aderenti al percorso di convergenza per la “Società della Cura” saranno, Lunedì 26 aprile, in Piazza Montecitorio a Roma dalle ore 15.00 e a Savona in Piazza Saffi (davanti alla Prefettura) nella mattinata dalle ore 11.00.
Spiegano gli organizzatori: "Ci saremo per dire, ancora una volta, che:
1) un piano scritto da una piccola task force di “esperti” e presentato al Parlamento cinque giorni prima del suo invio all'Unione Europea, senza nessun coinvolgimento della società è un piano senza futuro;
2) non è questa la strada da seguire. Serve un cambio di paradigma e un nuovo modello di convivenza: la società della cura, che sia cura di sé, delle altre e degli altri, dell'ambiente, del vivente, della casa comune e delle generazioni che verranno;
3) non vi sarà alcuna ripresa e resilienza senza garantire un reddito di base e un lavoro degno, la trasformazione ecologica della produzione e della società, beni comuni tutelati e sottratti al mercato, diritto alla casa, alla salute, alla formazione e alla sicurezza sociale garantiti per tutte e tutti. Per uscire dalla logica del “ristoro” concesso a questa o quella categoria, e curare nel suo insieme una società in cui nessun* sia lasciat* indietro.
4) Nella nostra Provincia chiediamo:
§ riapertura del Punto Nascite dell’Ospedale Santa Corona e ripubblicizzazione degli Ospedali di Albenga e Cairo Montenotte nell’ottica di una sanità pubblica e universale.
§ Blocco del raddoppio della centrale a gas di Vado Ligure e investimenti per una produzione di energia da fonti rinnovabili, democratica e a misura dei territori.
§ Blocco delle ricerche di titanio sul Beigua.
§ Gestione del Servizio Idrico Savonese attraverso Aziende Speciali Consortili nel rispetto dell’esito del referendum del giugno 2011
§ Blocco della produzione di bitume nelle Valli Neva e Pennavaire.
§ Blocco dello spostamento a monte della ferrovia tra Finale Ligure e Andora e investimenti per una diversa mobilità attraverso servizi pubblici efficienti e utili alla popolazione".