L'inizio di una vera e propria rivoluzione per la viabilità del savonese.
Così, il 18 aprile di tre anni fa avevamo definito l'arrivo, tanto atteso, della talpa che aveva scavato quasi tutte le cavità dell’Aurelia Bis rivedendo la luce in via Schiantapetto, località Rusca, a Savona.
Con l'abbattimento dell'ultimo frammento della galleria dei Cappuccini si erano così completati gli interventi della variante Albisola Superiore-Grana - Savona - Corso Ricci. Da quel giorno però, la strada alternativa all'Aurelia che consentirà di alleggerire sensibilmente i flussi di traffico nei comuni di Albissola Marina e Savona, oltre a migliorare l’accesso alle aree portuali di Savona e Vado Ligure, ha subito un brusco rallentamento.
A cominciare da dicembre del 2018 quando i lavori sono stati bloccati a causa dei problemi economici dell'azienda Cmc di Ravenna che insieme alla Itinera del Gruppo Gavio stava costituendo l’associazione temporanea d’impresa che stava realizzando gli interventi. Nell'ottobre 2018 Cmc aveva fermato i lavori per indisponibilità economiche e Anas oltre a sollecitare la ripresa aveva proposto la possibile risoluzione contrattuale.
Dopo la "minaccia" dell'ente nazionale per le strade era intervenuta Itinera per subentrare a Cmc e nel febbraio 2019 la stessa Anas aveva confermato la disponibilità per il subentro. Nello stesso periodo era uscita fuori una Ctu per il quale il Tribunale si era dichiarato favorevole alla sospensione da parte di Cmc a causa di un contenzioso aperto tra la stessa cooperativa di Ravenna e Anas (che dovrebbe attestarsi intorno a 37 milioni di euro), bloccando così il subentro di Itinera.
Dopo i 60 giorni di sospensione, i curatori di Cmc avevano chiesto così lo scioglimento del contratto. Nel giugno del 2019, il Tribunale di Ravenna, aveva disposto lo scioglimento dell'associazione temporanea d'impresa per l’esecuzione dei lavori e Anas aveva proceduto alla formale chiusura dei lavori del cantiere, con la redazione della contabilità finale delle opere e la predisposizione del relativo stato finale.
Attualmente i lavori sono fermi all'80% e l'8 maggio del 2020 era stato stipulato un accordo attuativo per la progettazione esecutiva del lotto di completamento con l’accordista quadro RTI TECHINT, CESI, IGEAS. La consegna del servizio di progettazione era avvenuta il 22 maggio dell'anno scorso e da quella data erano stati previsti 120 giorni per le verifiche della documentazione consegnata la progettazione esecutiva. Il programma aveva previsto quindi la pubblicazione del bando di gara, per un importo stimato di circa 72,23 milioni di euro.
Ad oggi però nonostante le rassicurazioni del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Traversi (che aveva specificato che il commissariamento dell'opera sarebbe stato escluso) il bando non è partito a fine anno provocando la rabbia dei residenti di via Turati, tra i più colpiti dai lavori, i quali hanno scritto allo stesso dicastero illustrando la loro difficile situazione che gli ha "tagliato" di fatto la viabilità da anni.
A dicembre 2020 i residenti della località di Grana e Luceto ad Albisola Superiore avevano presentato un esposto alla Corte dei Conti. La missiva dei residenti, stufi della situazione riscontrata e dei cumuli di detriti depositati nel quartiere, era stata inviata anche al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione, al Comune di Savona e alla Procura.
A febbraio 2021 invece dopo un incontro tra il presidente Giovanni Toti, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’ad di Anas Massimo Simonini e la responsabile della struttura territoriale Anas Liguria Barbara Di Franco, l'ente stradale aveva rassicurato la Regione della pubblicazione nel corso del mese di giugno, della gara per il completamento del lotto 1 della variante.