Pomeriggio di protesta a Roma in piazza Montecitorio, dove è scesa in piazza la rabbia di commercianti e ristoratori che da oltre un anno stanno subendo le scelte del Governo in materia di restrizioni per combattere la diffusione del Covid19, con chiusure nell'ultimo mese sempre più omnicomprensive e previste almeno fino a fine mese.
"Siamo imprenditori, non delinquenti" è la precisazione delle decine di persone che hanno deciso di invadere letteralmente il piazzale antistante a Palazzo Chigi e che, al grido "libertà" e intonando diversi slogan contro l'esecutivo, si sono dirette mani al cielo verso il cordone composto di fronte alla sede della Camera dei Deputati dagli agenti della Polizia, e pare che uno di questi ultimi sia stato ferito nel tentativo di arginare la ressa.
A condurre alla protesta romana queste categorie, scese in piazza anche a Milano davanti alla Prefettura, le continue chiusure che da inizio novembre non consentono a bar e ristoranti di lavorare, nonostante i protocolli, con servizio in loco la sera e, a seconda della collocazione della Regione di appartenenza, anche a pranzo, ma anche i ristori ritenuti spesso insufficienti o tardivi.