Quiliano è diventata ufficialmente una città. Questa l'importante novità illustrata dal sindaco Nicola Isetta.
Un percorso che è partito da una delibera di consiglio comunale che poi ha visto il parere e il lavoro della Prefettura di Savona, passando poi dalla proposta del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e la successiva firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha visto così la comunità quilianese ricevere l'importante legittimazione lo scorso 24 marzo.
Quiliano entra dunque a far parte del ristretto gruppo delle città della provincia di Savona che, assieme al capoluogo, ricomprende anche Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Cairo Montenotte, Finale Ligure e Varazze.
"E' una grande soddisfazione ricevere questo riconoscimento, sia per la presenza di grandi monumenti storici che per la grande importanza che il comune riveste. In tutto il suo percorso storico e amministrativo la comunità è riuscita a far emergere diversi fattori sia sul piano della socialità, della cultura che la valorizzazione delle iniziative - ha dichiarato il sindaco Nicola Isetta - Credo che questo titolo sia significativo anche perché siamo di fronte ad una comunità che parte dai 150 metri di distanza dal mare e si estende nell'alta via dei monti liguri e del Cadibona, si incastra in un gran sistema produttivo e infrastrutturale".
"Rientra dentro un quadro sul quale siamo formalmente impegnati che porta a riqualificare e valorizzare il nostro territorio, ogni giorno cerchiamo di lavorare per questo presentando progetti e portando avanti iniziative per il comune" ha continuato il primo cittadino quilianese.
"Potremo vantare questo titolo onorifico, valorizza il comune nella propria funzione territoriale sia in termini di riconoscibilità che economici, può rendere più evidente che Quiliano ha una sua identità, può essere un valore per il nostro entroterra. Ci aiuta e facilita a far passare un immagine della presenza di Quiliano sia in termine storico che quotidiano" ha concluso Isetta.
Nella relazione del Ministro dell’Interno viene infatti tratteggiata un’ampia analisi del percorso storico, civile, sociale ed economico di Quiliano. Si dà atto del parere favorevole espresso dal prefetto di Savona il 21 gennaio scorso, in ragione degli “elementi qualificanti che supportano l’istanza”.
Dopo una prima fase storiografica, in cui si ricordano gli elementi più significativi come il rapporto con la Repubblica di Genova e il soggiorno di Napoleone Bonaparte a Cadibona prima della battaglia di Montenotte (11-12 aprile 1796), è proprio il Ministro Lamorgese a porre in evidenza l’episodio celebre di Filippo Turati che si rifugiò proprio a Quiliano tra l’8 e l’11 dicembre 1926, sfuggendo alle indagini della polizia, ordinate da Mussolini, per poi rifugiarsi in Corsica dopo un lungo viaggio notturno con una barca a motore, organizzato da Sandro Pertini.
Sempre il Ministro dell’Interno evidenzia altresì il “ruolo significativo della comunità di Quiliano nella Resistenza”, peraltro “testimoniato dal Percorso delle Memorie Partigiane”, e Comune di Quiliano, menziona, tra l’altro, l’impegno dei partigiani nella Lotta di Liberazione, peraltro testimoniato dalla presenza “tra vie ed edifici” di “numerose intitolazioni che ricordano figure emblematiche di quell’epoca”.
A seguito del secondo Dopoguerra, si menziona il percorso intrapreso dal comune “nel rilancio economico del territorio e nella costruzione della rappresentanza civica”, per giungere infine all’assetto contemporaneo, quello dell’impegno finalizzato alla “promozione delle politiche giovanili, delle pari opportunità, nonché del volontariato, dimostrando un’attenzione particolare per la sussidiarietà orizzontale, principio di vitale importanza in una società multi reticolare, che si declina, tra l’altro, attraverso l’implementazione di progetti volti al coinvolgimento attivo della cittadinanza anche nel settore della protezione civile”.
Non mancano inoltre i riferimenti alla grande attenzione rivolto dal comune alla tutela ambientale e all’”importante tradizione agricola, costituita da piccole realtà produttive diffuse su tutto il territorio”, con esplicita menzione a favore dell’”albicocca di Valleggia, frazione di quel comune, che ha ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food”.
In allegato la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le motivazioni del Ministro Lamorgese: