E’ terminato l’incontro tra una delegazione degli ambulanti delle province di Imperia e Savona che, questa mattina, hanno manifestato nel capoluogo imperiese. Un centinaio di imprenditori dei diversi mercati ponentini che, prima in corteo tra Oneglia e la Prefettura e poi sotto il palazzo del Governo, hanno manifestato pacificamente, terminando con un piccolo comizio.
Al termine alcuni rappresentanti sono stati ricevuti dal Prefetto, il Dottor Alberto Intini e, all’uscita è toccato alla savonese Giulia Gulli confermare le richieste degli ambulanti: “Stiamo organizzando un’altra manifestazione - ha detto - che, come questa di Imperia sarà pacifica per chiedere di tornare a lavorare. Il nostro è un mestiere che si svolge all’aperto e, non negando la pandemia, noi abbiamo riaperto attendendoci a tutte le disposizioni. E non dimentichiamo che nei mercati rionali non ci sono assembramenti, cosa che accade magari nei supermercati. Noi chiediamo di tornare a lavorare perché, se si va avanti così gli aiuti che ci hanno dato non sono sufficienti. I ristori sono stati bassissimi e adesso sembra che la ragione ci dia mille euro, ma cosa ci facciamo dopo mesi di aperture e chiusure. E non dimentichiamo che serve programmazione per andare avanti perché, una volta che abbiamo comprato la merce e ci chiudono, noi siamo costretti a regalarla o buttarla. Chiediamo di tornare ad aprire anche in zona rossa, perché siamo una delle categorie meno pericolose per il contagio”.
Confermata quindi la volontà di andare avanti con le proteste, questa volta con una manifestazione a Savona, il Prefetto Intini all’uscita dalla riunione ha così analizzato la situazione: “Gli ambulanti chiedono di poter riprendere a lavorare anche se sapete che ci sono dei divieti per la normativa anti Covid in questo momento con graduazioni a livello nazionale e locale. Variano come zone e come tipo di attività e la loro è una categoria danneggiata. Nel corso della riunione mi è stato chiesto di rivedere le disposizioni e che sia consentito di riaprire. E’ evidente che siano in gravi difficoltà, dopo mesi senza introiti e con spese che rimangono attive. Io rappresenterò le loro istanze a livello regionale e centrale, al Ministero dell’Interno, da dove potranno essere sostenute nel Consiglio dei Ministri. Sappiamo che ci sono difficoltà in tutto il paese per diverse categorie come questa e vedremo quale esito si potrà ottenere. Mi hanno confermato di volere risposte e sono previste manifestazioni in altre zone della regione anche se non mi sono stati espressi ultimatum”.
Ora, ovviamente, si attendono nuove manifestazioni degli ambulanti che, come evidenziato anche questa mattina dagli esponenti in corteo, chiedono di poter tornare ad aprire anche in zona rossa. Il messaggio è chiaro: “Se possono tenere aperti i supermercati, possiamo farlo anche noi, tanto più che siamo all’aperto dove, secondo quanto affermato dai tecnici, il virus si diffonde più difficilmente che al chiuso”.