E' stato tra i Comuni dell'entroterra maggiormente coinvolti dai contagi della seconda ondata di Covid19 lo scorso dicembre, e ora che i numeri stanno mutando rapidamente verso una situazione decisamente migliore, Calice è pronto a mettersi al servizio dei propri anziani nel raggiungere la fine del tunnel, ovvero quella vaccinazione tanto attesa.
Dalle 10 di questa mattina, infatti, le persone che hanno compiuto più di 80 anni potranno, in caso di necessità, prendere appuntamento con gli uffici comunali per ricevere assistenza nelle procedure di accreditamento presso il portale predisposto da Regione e Alisa e fissare la data della somministrazione del vaccino in uno dei centri già attivati.
Un servizio aggiuntivo a quello già fornito dalle farmacie e "pensato per coloro che per vari motivi non siano in grado di effettuare tale prenotazione autonomamente" spiega il sindaco Comi, attivatosi col personale a disposizione dell'amministrazione per mettere a punto quello che nei documenti presentati nei giorni scorsi da Asl era indicato col nome di "agenda comunale di prenotazione". Per predisporre il quale però le amministrazioni non avevano ricevuto alcuna indicazione.
E proprio su questo sono state formulate precise richieste di diversi comuni del distretto sociosanitario finalese riuniti da Anci venerdì scorso in videoconferenza insieme ai vertici dell'azienda sanitaria savonese: una chiarezza maggiore nelle comunicazioni e un coinvolgimento fattivo nelle scelte, in modo che queste vengano comprese e condivise.
"Ciò che un sindaco chiede agli organi superiori è di avere indicazioni chiare e tempestive in tempi ragionevoli per poter fornire ai propri cittadini risposte univoche e chiare - tuona Comi - Mi pare che in questa fase, pur considerando le indubbie difficoltà gestionali, si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio. Abbiamo una struttura di riferimento che è Anci che fa da coordinamento tra tutti i comuni che deve essere sempre coinvolta nei tavoli decisionali in modo che tutti insieme si possa essere utili. Siamo abituati ad essere tirati in ballo, anzi siamo spesso noi a chiederlo, come siamo sempre disponibili a collaborare per il bene comune, ma possiamo farlo se c’è chiarezza ed unità d’intenti da parte di tutti”.
E intanto ancora non è chiaro dove, oltre a Finale, sarà collocato l'ulteriore punto vaccini del distretto. Spotorno, pure essendo accorpato coi comuni savonesi, supporterebbe anche il fabbisogno di Noli e Vezzi Portio, mentre ancora in standby sembra essere la proposta di Borghetto e prossimo all'apertura sarebbe un hub a Balestrino.
Anche di questo si è parlato venerdì scorso: "Siamo perfettamente consapevoli di cosa voglia dire aprire un centro vaccinale anche secondario, della logistica e della quantità di risorse impegnate richieste, rendendo la cosa molto complicata - continua Comi - I sindaci dei piccoli comuni non stanno facendo gara tra di loro per fregiarsi di un 'proprio' centro, hanno dato e stanno dando la loro disponibilità nella speranza sia utile".
"Ritengo che sarebbe quantomeno interessante capire per tutte le amministrazioni i criteri in base ai quali si prendono certe decisioni, al momento non così chiari. Una chiarezza esemplare è sempre utile ad evitare discussioni" conclude il primo cittadino calicese.