Attualità - 19 febbraio 2021, 14:10

Ictus, un rischio anche per i giovani: sanità e scuola insieme per un progetto di prevenzione

Lanciato un concorso di idee che vede coinvolte l'Associazione "ODV Tassinari – Grassi", il Provveditorato agli Studi Savona e Asl2. A portare la sua testimonianza Andrea Vianello, direttore di RaiNews24

Ictus, un rischio anche per i giovani: sanità e scuola insieme per un progetto di prevenzione

L’Associazione ODV Tassinari – Grassi per la lotta all’Ictus in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Savona e con il Patrocinio della Asl 2 Savonese, ha presentato questa mattina via web il concorso di idee “Veloci contro l’Ictus”, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Savona.

L'iniziativa è stata illustrata da esperti sanitari, capaci di accompagnare gli studenti in un percorso di coinvolgimento attivo e consapevole sul tema, e da esperti comunicatori che hanno mostrato le linee guida del progetto di comunicazione sulle quali ogni partecipante (inteso come singolo, gruppo o classe) potrà esprimere la propria creatività.

Tra i partecipanti alla presentazione, condotta dalla dottoressa Tiziana Tassinari (direttore della Struttura Complessa con Centro Ictus del Santa Corona), anche il giornalista Rai Andrea Vianello, che circa un anno fa è stato colpito proprio da un ictus. "Ictus è una parola dura con cui bisogna fare i conti - ha dichiarato il direttore di RaiNews24 - ma si può prevenire e gestire". 

Vianello ha poi condiviso la testimonianza del suo malore, avvenuto un sabato mattina durante la colazione e preceduto da uno strano mal di testa: "Non trovavo più la mia mano nonostante fosse attaccata al mio corpo, una sensazione molto strana e straniante - ha raccontato - ho capito che le cose erano drammatiche e ho iniziato a urlare, quello che dicevo non si capiva più. Mia moglie ha avuto l'intelligenza e la freddezza di chiamare il 118, ha capito che la situazione non era gestibile".

Trasportato con urgenza in ospedale, il giornalista è stato immediatamente operato. Un intervento che gli ha salvato la vita ma dal quale si è risvegliato con alcune conseguenze: "Il sangue non era arrivato in una parte del cervello per troppo tempo, quindi al di là di un problema con la mano che ho gestito, il problema più importante sono state le parole: lì è iniziata un'altra grande partita che è la riabilitazione e a poco a poco ho ritrovato le parole perdute".

"Adesso la mia lingua è meno veloce, ma la mia testa è più forte di prima. Sono vivo, faccio un bellissimo lavoro, ho tre figli che amo, la mia vita è ancora qui e questo è successo solo perché il tempo in cui c'è stato l'intervento per salvarmi è stato quello giusto" ha concluso Vianello.

Tra i relatori era presente anche il dottor Brunello Brunetto, consigliere regionale e presidente della Commissione consiliare permanente Salute e Sicurezza sociale. "Un plauso per l'iniziativa, soprattutto perché la diffusione nelle giovani leve di messaggi di accesso precoce alle cure grazie ad un riconoscimento precoce è davvero fondamentale - ha commentato Brunetto - stiamo lavorando davvero molto su una sinergia tra salute, sociale e scuola. Il mio auspicio è che questa iniziativa sia coronata dal successo che merita nella programmazione, nell'intenzione e nell'organizzazione perché è davvero una bella sfida".

Ad aprire la conferenza era stato invece Sandro Clavarino, dirigente dell'ufficio scolastico regionale ambito territoriale di Savona: "Una delle missioni della scuola è quella di educare alla salute e a corretti stili di vita, in questo contesto ben si radica e si sviluppa questo progetto ictus che con la fondazione Tassinari vogliamo proporre alle scuole - ha spiegato Clavarino - sostanzialmente si tratta di informare, stimolare la produzione di idee, favorire il coinvolgimento creativo degli studenti e in genere delle scuole, e poi agire sugli stili di vita che sono all'origine del fenomeno".

"Questo bando è stato redatto molto bene - è invece il pensiero dell'architetto Sergio Olivotti, insegnante di grafica pubblicitaria e noto illustratore finalese - credo che sia per ragazzi un'occasione per sensibilizzarsi a questo argomento e quindi essere informati sul tema: sono cose che possono capitare in qualsiasi momento e anche i ragazzi devono essere pronti, educati a sapere in qualche modo a reagire a queste circostanze drammatiche che si possono verificare. Inoltre, a me piace molto che i ragazzi si occupino di grafica di pubblica utilità perché è un'occasione anche per riflettere sulla comunicazione e quindi affinare gli strumenti della comunicazione, della retorica e della dialettica".

"Per i ragazzi è molto importante: oltre che essere veicolo di pubblicità per questa patologia, sono anche quelli che spesso possono assistere ad un problema di questo tipo - ha sottolineato Luca Corti, presidente dell'ordine dei Medici di Savona nonché direttore del Pronto Soccorso del Santa Corona di Pietra Ligure - che una grossa fetta di popolazione giovane sia in grado di riconoscerne i sintomi e aiutare chi ne è stato colpito, è una risorsa enorme. Importantissimo è il riconoscimento precoce dei sintomi e rivolgersi al 118 per avere un intervento immediato del medico che invierà un equipaggio addestrato, che poi trasporterà il paziente all'ospedale più adatto a trattare quel tipo di patologie. Agire velocemente, ma anche portare il paziente nell'ospedale giusto per evitare di perdere tempo con ulteriori trasferimenti".

L’idea di coinvolgere dei giovani in questo progetto ha molteplici aspetti positivi: parlare di una malattia così diffusa ed impattante, sul piano sociale può migliorare l’attenzione nei confronti di uno stile di vita sano, può stimolare gli studenti ad approfondire determinati argomenti e sensibilizzarli sull’importanza dell’invio dei pazienti con sospetto ictus, il più rapidamente possibile, in pronto soccorso al fine di ridurre i danni e le eventuali conseguenze. A tal proposito, toccante è stata la clip audio ascoltata durante la presentazione: la telefonata al 118 da parte di un papà che aveva allertato i soccorsi per la figlia 24enne colpita proprio da un ictus.

Tornando al concorso, una giuria di esperti selezionerà i progetti ritenuti più significativi e, unitamente ad una giuria popolare, individuerà i vincitori.

"Ognuno di noi può essere un angelo per qualche  altra persona, è facile se si è attenti - ha chiosato la dottoressa Tassinari rivolgendosi ai ragazzi delle scuole - tutti possiamo raggiungere un'attenzione che ci consenta poi di fare del bene agli altri".

Per informazioni è possibile visitare direttamente il sito del concorso (CLICCA QUI)

Roberto Vassallo

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