"Se la prossima settimana fosse confermato il dato e con la legislazione Covid vigente, siamo confidenti di poter tornare in giallo dalla settimana successiva".
L'ha detto il Presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti nel quotidiano punto sulla diffusione del Covid in ambito regionale. Oggi tiene banco il report 40 dell'Istituto Superiore Sanità che rispetto ai dati analizzati, di 2 settimane fa, la Liguria potrebbe passare dall'essere zona arancione a zona gialla, quindi con restrizioni minori.
"Dopo il confronto Governo-Regioni la parentesi di colore è stata ridotta a due settimane di dati omogenei - aggiunge il Governatore - E' una buona notizia. Vedremo il governo la settimana prossima quando ci saranno le prime riunioni della conferenza delle regioni con la nuova compagine ministeriale, quali saranno le indicazioni. Personalmente sono favorevole ad un sistema che consenta una maggiore duttilità delle misure sul territorio, con semmai l’istituzione di zone rosse, arancioni, gialle e anche bianche anche di dimensioni diverse da quelle regionali. Se poi si deciderà per misure nazionali sarà un approccio diverso, su cui potremo confrontarci".
"Ritengo che oggi un approccio particolarmente allarmistico non aiuti nessuno, né il lavoro del nuovo Governo, né le categorie economiche che come si è visto hanno raggiunto un livello di esasperazione particolarmente acuto, né il sistema ospedaliero, che necessita di tutto l’aiuto necessario sulla base delle necessità reali” continua assessore alla Sanità in vista della riunione prevista domani della Conferenza delle Regioni in relazione all’adozione del prossimo Dpcm e alle regole di gestione e di contenimento della pandemia da Covid-19.
"Resta una differenza sostanziale tra distretto sanitario di Ventimiglia e resto della Regione - sottolinea Toti - La situazione è da tenere sotto controllo soprattutto nelle aree del ponente e che non risente di nessun fattore che stia invertendo il trend lievemente in calo che contraddistingue la nostra regione, da tempo. Il report di oggi dell'Istituto Superiore di Sanità si riferisce a due settimane fa, oggi i dati sono migliori. Non vuol dire vedere la luce in fondo al tunnel, vuol dire tenere monitorata la situazione e none essere necessariamente e per forza pessimisti rispetto alle prospettive".
"Di sicuro – ha affermato Toti - non vedo in Liguria, ad eccezione forse della sola Ventimiglia e dei suoi immediati contorni, una situazione tale da inasprire ulteriormente le chiusure. Certamente nessuno può dire esattamente come impatteranno le varianti sul territorio nazionale. In Liguria vi sono varianti ma i posti letto occupati nei nostri ospedali calano. Oggi ho sentito telefonicamente il presidente Bonaccini che mi ha confermato un trend in calo dei posti letto occupati anche nella sua regione. Credo che dovremo tenere conto di tutti i dati".
Per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini e le prenotazioni per le persone con più di 80 anni, il presidente Toti ha osservato che "stanno aumentando le somministrazioni, il sistema si sta uniformando alle indicazioni ricevute durante la riunione di ieri con Alisa, in riferimento ai vaccini cosiddetti ‘freeze’".
"Il report si riferisce alla settimana 8-14 febbraio ma non per tutti gli indicatori. La capacità di tracciamento diagnostico è ottimale. La trasmissione del virus in Liguria è stabile con un lieve trend in diminuzione, quindi con un quadro che sta migliorando - analizza Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione di Alisa - L'RT in questo report è identico a quello di una settimana fa, però emerge che è quello del 2 di febbraio. In queste settimane però il profilo della curva è cambiato in meglio. La pressione sul sistema ospedaliero è sotto soglia: 30% dei posti occupati in terapia intensiva e 40% in area medica. Negli ultimi 10 giorni l'incidenza è in diminuzione. L'Rt è pari a 1.08 con un intervallo di confidenza 1.02, ma si riferisce a inizio febbraio oggi è più basso. La valutazione globale del rischio della nostra regione è bassa. Abbiamo una bassa probabilità di progressione e un basso impatto sul sistema sanitario. Questo insieme a Rt poco superiore a 1, ci dice che gli indicatori sono di area gialla. Solo se la prossima settimana avremo indicatori gialli potremo tornare in area gialla".
RAGGIUNTO L’ACCORDO CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE
È stato raggiunto l’accordo tra Regione Liguria e i medici di medicina generale (Fimmg; Snami; Smi; Cisl Medici; Fp Cgil Medici; Simet; Sumai).
L’accordo prevede che dalla prossima settimana i medici di medicina generale svolgano alcune attività:
- La prenotazione per gli anziani over 80 anni propri assistiti per la somministrazione presso le strutture delle aziende sanitarie di vaccini a mRNA e, in fase successiva, per gli assistiti che verranno indicati dalla Regione/Aziende;
- La somministrazione del vaccino AstraZeneca (attualmente disponibile) ai soggetti tra i 18 e i 65 anni (e non più 55 a seguito della determinazione odierna di Aifa) senza patologie gravi, suoi assistiti, o di altri vaccini che si renderanno disponibili (anche al domicilio del paziente).
- La partecipazione come componenti delle squadre dei vaccinatori per la somministrazione presso le strutture delle Aziende Sanitarie di vaccini anti Covid-19 per potenziare la capacità vaccinale sul territorio.
L’accordo prevede inoltre che il medico di medicina generale collabori all’identificazione ed alla prenotazione in Fase 2 dei propri pazienti appartenenti alle categorie 1 (vulnerabili, comorbidità ultra gravi) e 4 (aumentato rischio, comorbidità) indicando alle Aziende sanitarie quei soggetti non deambulanti per i quali la vaccinazione deve essere eseguita al domicilio. Inoltre i medici di medicina generale potranno collaborare - su base volontaria e a scopo collaborativo, per favorire lo snellimento delle procedure amministrativo/burocratiche collegate alla somministrazione del vaccino presso le strutture territoriali - alla compilazione della scheda anamnestica che il paziente dovrà presentare al punto vaccinazioni al momento della somministrazione del vaccino.
Sulla consegna dei vaccini è intervenuta la direttrice della Struttura Complessa Politiche del Farmaco di Alisa e referente regionale per logistica del vaccino Barbara Rebesco: "Ad oggi – ha spiegato – sono state consegnate 147.950 dosi, di cui oltre 98mila sono già state somministrate. Domani, sabato 20 febbraio, è previsto l’in arrivo di 14.300 dosi di AstraZeneca, per cui Aifa ha confermato l’utilizzo fino a 65 anni. La settimana prossima sono attese ulteriori 30.830 dosi, 22.230 di vaccino Pfizer e 8600 di vaccino Moderna".
Intervenuto anche il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino Matteo Bassetti che è intervenuto sulle varianti, sottolineando che "dal punto di vista di un clinico, questa settimana abbiamo avuto quattro casi ricoverati con la variante inglese su 20 ricoveri complessivi (intorno al 15%) e i pazienti non avevano un quadro clinico diverso dai ricoverati contagiati con il ceppo originario. Questo è importante per dare un messaggio ai cittadini: avere l’infezione da SarsCov2 con la variante inglese non è diverso per aggressività, ma solo per contagiosità. Anche se, al momento, anche sotto il profilo della contagiosità non sembra avere un impatto sul nostro territorio, considerato che è possibile che le varianti fossero presenti in Liguria anche nelle settimane e nei mesi passati".
Bassetti ha poi annunciato che "come Università di Genova e Ospedale Policlinico San Martino, insieme ad Alisa, abbiamo iniziato uno studio sui pazienti con variante inglese per confrontarli con quelli che non ce l’hanno".
Inoltre "oggi abbiamo finalmente concluso il protocollo per i monoclonali, condiviso con Alisa e con i medici di medicina generale. Nel momento in cui saranno resi disponibili - ha concluso Bassetti - in Liguria avremo pronto il percorso preciso su come possono arrivare ed essere somministrati. Ci auguriamo possano aiutarci nella lotta al Covid-19".