Politica - 13 febbraio 2021, 13:01

Manifestazione a Santa Corona, Silvia Rozzi (FdI): "Continuare a combattere in maniera trasversale" (VIDEO)

"Inaccettabile l'attuale assetto territoriale conseguente alla chiusura del reparto"

Manifestazione a Santa Corona, Silvia Rozzi (FdI): "Continuare a combattere in maniera trasversale" (VIDEO)

Tra le più strenue figure che negli ultimi mesi stanno tenendo alta l'attenzione sul futuro del Punto Nascite di Santa Corona vi è la consigliera comunale di Pietra, Silvia Rozzi, che quest'oggi non poteva mancare alla manifestazione nei pressi del nosocomio pietrese.

"Questa manifestazione è solo l’inizio - spiega la consigliera e capogruppo pietrese di Fratelli d'Italia - Dobbiamo continuare a combattere in maniera trasversale chiedendo che venga riaperto oggi il reparto di ostetricia e ginecologia al Santa Corona. Non ne ho mai fatto una questione puramente politica né ideologica. L’ho dimostrato snocciolando soprattutto gli aspetti tecnici del problema all’interno delle mozioni che ho presentato in consiglio comunale".

"Il Santa Corona funziona da ospedale di riferimento per le emergenze di entrambe le province, Savona e Imperia. I principi cardine dell’emergenza, per chi ha studiato, ruotano intorno alla centralizzazione del paziente critico al luogo di cura definivo - continua Rozzi, infermiera del Pronto Soccorso pietrese di professione - L’assetto territoriale conseguente alla chiusura del reparto prevede che la donna, una volta stabilizzata al Santa Corona dove esistono le specialità a maggiore complessità, venga trasferita a Savona o a Genova. Questo non è tollerabile dal momento in cui il Santa Corona non è un punto di primo intervento ma un DEA di II livello".

E aggiunge: "Tutti questi rischi per cosa? Perché mancano i medici e allora si può mantenere un unico reparto e questo deve essere, per forza, al San Paolo di Savona? Ma dove sta scritto? Facciamo che la struttura complessa di ostetricia e ginecologia rimane nella sua collocazione naturale che è l’ospedale di II livello del Santa Corona e all’ospedale di I livello mettiamo i reperibili nel caso arrivasse, per errore, una partoriente non trasferibile. Almeno finché non si recuperano specialisti per garantire, anche al San Paolo, il servizio che merita l’ospedale del capoluogo. E questo nell’interesse di tutti i cittadini, non solo di quelli ponentini".

"Qualcuno dirà: ‘non esiste solo l’emergenza!’. È vero, ma è quella che dovrebbe preoccuparci di più. E la risposta che il sistema saprà dare farà la differenza tra la vita e la morte" conclude. 

Redazione

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