Politica - 09 febbraio 2021, 14:25

Raccolta rifiuti a Savona, il vicesindaco Arecco punta ancora il dito contro la sua segreteria: "Venga fatta chiarezza"

Sulle voci di una sua corsa da solo alle prossime comunali: "Non la considero più la mia Lega ma da qui a fare una lista ce ne passa"

Raccolta rifiuti a Savona, il vicesindaco Arecco punta ancora il dito contro la sua segreteria: "Venga fatta chiarezza"

"Come componente della Lega chiedo pubblicamente e ufficialmente, per quanto possa valere ed essere presa in considerazione la mia opinione, che venga fatta immediatamente chiarezza e vengano assunte le ineludibili decisioni. Ma, soprattutto, chiedo che venga fatta chiarezza sugli eventuali “padri politici” dell'intera vicenda, per evitare che le responsabilità di quanto si sta disvelando, vengano indiscriminatamente e genericamente fatte ricadere sull'intero partito".

Ancora una volta il vicesindaco e assessore all'urbanistica Massimo Arecco dopo lo sfogo contro la segreteria cittadina della Lega (la segretaria Maria Maione nel frattempo ha presentato le sue dimissioni) e le parole al vetriolo per l'appoggio della stessa al progetto della Cam che si oppone ad Ata e al piano industriale presentato da Contarina (leggi QUI) ha voluto dire la sua sulla situazione citando persino un passaggio del Vangelo. (Giovanni 2,13 – 25).

"Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!” il passo citato da Arecco.

"Questa immagine di Gesù descritta nel Vangelo, mi ha sempre affascinato ed ispirato sin da quando ero bambino. Ho gradualmente acquisito convincimento che, nella vita, bisogna rispettare la sacralità simbolica di certi luoghi, che siano di fede, piuttosto che della vita civile: tribunali, luoghi di cura, di istruzione, di cultura, istituzionali, o politici. Esiste un tempo per parlare e praticare commercio ed esistono momenti e luoghi in cui ciò non è moralmente ed eticamente consentito" prosegue il vicesindaco e assessore.

"Fuori da metafora, gli avvenimenti di questi giorni mi hanno turbato, stupito, deluso, incupito e demoralizzato. Parlo da amministratore pubblico, ma, soprattutto, da esponente di un partito politico. Come amministratore pubblico, insieme al Sindaco ed alla giunta, farò i passi necessari e dovuti, per continuare ad espletare correttamente, ed al meglio, tutti gli adempimenti necessari per tutelare gli interessi della comunità, di un'azienda pubblica e dei suoi lavoratori. Ora più che mai lo dichiaro pubblicamente: 'Fuori i mercanti dal tempio'" ha dichiarato Massimo Arecco.

Intanto diverse voci stanno circolando su una sua possibile corsa alle prossime elezioni comunali con una sua lista (che sarebbe appoggiata anche dagli assessori Maria Zunato e Roberto Levrero).

"Sono molto a disagio per gli ultimi atti della segreteria e dei consiglieri della Lega, abbiamo infatti una visione diametralmente opposta. Raramente hanno ascoltato il vicesindaco in questi anni e non la considerò più la mia Lega ma da qui a fare una lista ce ne passa" specifica Arecco.

"E' stato un errore gravissimo scegliere la Maione, se avessimo continuato ad avere Guido Bonino alla guida come commissario (leggi QUI) non sarebbe successo tutto questo. È talmente incomprensibile quello è successo ma mi chiedo perché? O prendono provvedimenti oppure saluto tutti" ha concluso Arecco.

E un provvedimento è stato preso. Ma il caos nella Lega continua.

Luciano Parodi

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