Sono sempre più numerose le coppie che decidono di consacrare la loro unione in matrimonio in sede civile. Anche al di là delle interdizioni poste dalla Chiesa Cattolica, come ad esempio nel caso di persone già divorziate.
Segno dei tempi e dei costumi che cambiano, e con essi la Lega di Finale chiederà all'Amministrazione nel prossimo consiglio di domani, 8 febbraio, di adeguarsi ulteriormente e ampliare il ventaglio di possibilità offerte ai nubendi per la "location" delle cerimonie.
"Questa iniziativa ha una finalità turistica, quella di offrire un'opportunità in più a chi sceglie Finale solitamente per le proprie vacanze - spiega la consigliere Marinella Geremia - Abbiamo splendide aree verdi, spiagge meravigliose e diversi parchi o giardini, sia pubblici che privati dove poter coronare il proprio sogno".
Al momento infatti le cerimonie vere e proprie possono essere svolte solamente nella sala consiliare del Palazzo di Città, ai Chiostri di Santa Caterina in Finalborgo o presso la Fortezza di Castelfranco.
Nel primo caso, per di più, la pandemia ha ristretto notevolmente il numero dei presenti al rito. Ora appena una ventina. "Questo potrebbe rendere la celebrazione stessa più sicura e gestibile" conclude la consigliera leghista.