Politica - 30 gennaio 2021, 13:52

Cogoleto e i saluti romani in Consiglio Comunale, il sindaco Bruzzone: "Ho ritenuto doveroso procedere a una denuncia"

Il primo cittadino in un post su Facebook: "L’episodio non trascenda in manifestazioni di odio anch'esse deplorevoli: l’odio non si combatte aggiungendo altro odio"

Cogoleto e i saluti romani in Consiglio Comunale, il sindaco Bruzzone: "Ho ritenuto doveroso procedere a una denuncia"

Il sindaco di Cogoleto, Paolo Bruzzone, interviene attraverso un post su Facebook sulla vicenda dei saluti romani che hanno fatto la loro infausta comparsa durante una seduta del Consiglio Comunale.

"Sono stati giorni piuttosto difficili per la nostra comunità, mai avrei immaginato che il nostro bellissimo paese, terra natale di Cristoforo Colombo, balzasse alla cronaca per un episodio inqualificabile più che per le sue bellezze e unicità. Tutto questo proprio nei giorni in cui, grazie anche al lavoro dell'Amministrazione, il magazine “Borghi & città” elegge #Cogoleto come uno dei comuni più belli d'Italia, immerso tra il Parco Naturale del Beigua - patrimonio Unesco - e il suo splendido golfo", scrive Bruzzone.

Il sindaco rivendica poi la piena adesione della sua comunità ai valori democratici e antifascisti che sono il fondamento della nostra costituzione: "Cogoleto è anche un paese che si è distinto nella sua storia per il concreto impegno a difendere i valori di uguaglianza tra le persone, senza distinzione di razza, sesso, religione, orientamento politico e sessuale. Sono stato eletto quattro mesi fa in una lista civica rappresentativa di un'ampia area politica, dalla sinistra al centro destra moderato. Una scelta, per alcuni non facile, ma resa possibile proprio grazie alla condivisione dei principi e dei valori democratici rappresentati dalla Costituzione italiana. Di fronte alla gravità di quanto accaduto non ho esitato e, sin da giovedì, insieme al resto dell'Amministrazione, mi sono messo a disposizione delle forze dell'ordine per rilasciare le deposizioni".

Bruzzone sottolinea anche che la sua non è solo una presa di posizione di tipo culturale e ideologico, ma si sostanzia in concreto anche di una denuncia, presentata in parallelo alle attività che d'ufficio la magistratura ha già posto i essere: "Parallelamente alle indagini d'ufficio, ho ritenuto doveroso, in qualità di Sindaco, procedere con la denuncia dei fatti alle autorità competenti. Un atto necessario nel rispetto della Costituzione ma, soprattutto, nei confronti di tutti i Cittadini che rappresento e delle tantissime persone che hanno manifestato sdegno verso tale episodio. Inoltre, martedì 2 febbraio, mi recherò dal Prefetto per relazionare sull’accaduto: spetta, infatti, al Rappresentante dello Stato valutare eventuali cause di decadenza dei consiglieri interessati".

Infine il sindaco di Cogoleto ha voluto fare un appello alla calma ai tanti indignati dal gesto dei tre consiglieri comunali "nostalgici" di pagine oscure della storia del nostro paese, temendo forse una escalation nei toni della contestazione: "Ci tengo, infine, a rivolgermi anche a tutti coloro che hanno seguito e stanno tuttora seguendo la vicenda, affinché l’episodio non trascenda in manifestazioni di odio anch'esse deplorevoli: l’odio non si combatte aggiungendo altro odio. Per trasformare il vostro messaggio in un segnale concreto, potrete recarvi presso l'anagrafe del nostro Comune per firmare la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista".

Redazione

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