Da tempo, purtroppo, il centro “Varaldo” di Savona si trova in condizioni di degrado, dopo che, per anni, ha rappresentato un importante punto di aggregazione della città.
“La Giunta comunale ha proposto di modificare l'attuale area del centro Varaldo da <servizi> a <residenziale> – commenta il Capogruppo di Noi per Savona Mauro Dell’Amico - il che è piuttosto strano, in una città come Savona, che è una dei centri più vecchi d'Italia, e ha centinaia di appartamenti sfitti. In questi casi si dovrebbe lavorare affinché un polo così strategico come il Varaldo diventi attrattivo per le future generazioni e, invece, si continua a parlare di edilizia residenziale sia con la costruzione di nuovi alloggi, sia andando a modificare la destinazione urbanistica di <vecchi> edifici.”
Per il Consigliere comunale Marco Ravera, Capogruppo di Rete a Sinistra tale iniziativa del centro destra rappresenta “una scelta che riteniamo sbagliata, come abbiamo sottolineato in Commissione e come sottolineeremo il 22 dicembre in Consiglio comunale. Il centro Varaldo, sito in via Amendola, è stato per anni un importante punto di riferimento formativo e culturale della città e riteniamo possa ancora esserlo. Da un lato potrebbe sopperire alla costante carenza di strutture scolastiche, accentuata dalla pandemia, dall'altra potrebbe, grazie a fondi europei, divenire, o meglio tornare ad essere, un importante centro formativo, ad esempio in ambito turistico”.
“Come Linea Condivisa – conclude il Consigliere regionale Gianni Pastorino – abbiamo depositato una interrogazione in Consiglio regionale, per chiedere se la Giunta guidata dal Presidente Toti voglia intervenire per rivedere la scelta, sbagliata, del Comune di Savona e della Provincia”.