Nel 2019 in Liguria i casi d’infezione da Hiv sono stati 72, il numero più basso da quando, nel 2003, è stata istituita la sorveglianza regionale, ovvero le informazioni relative alle nuove diagnosi; nel 2018 il totale dei casi di Hiv in Liguria era stato di 99: è il dato che emerge in occasione della 34^ Giornata mondiale contro l’Aids che si celebra oggi 1° dicembre.
Si tratta della prima giornata della salute mondiale istituita dall’Onu che s’è affermata col passare degli anni come una delle principali ricorrenze di sanità globale: un’opportunità per sensibilizzare la popolazione sul virus dell’Hiv, soprattutto verso le fasce con una bassa ed errata percezione del rischio. Nel mondo gli ultimi dati forniti da Unaids (il programma delle Nazioni Unite sull’epidemia di Hiv e Aids) stimano che a fronte di 37,9 milioni di persone che vivono col virus, nel 2018 ci siano state 1,7 milioni di nuove diagnosi; gli stessi dati riferiscono che dei 37,9 milioni di persone che vivono con l’infezione da Hiv nel 2018, 36,2 milioni sono adulti e 1,7 milioni sono bambini con meno di quindici anni.
“Oggi si celebra la 34^ Giornata mondiale contro l’Aids, - afferma il presidente regionale Giovanni Toti - un’opportunità fondamentale per sensibilizzare i cittadini sul virus dell’Hiv: in quest’anno difficile in cui tutto il mondo è impegnato nella lotta contro un altro virus, il Covid, non dimentichiamoci delle battaglie che non abbiamo smesso di combattere e che c’insegnano che, con lavoro e determinazione, nessun traguardo è irraggiungibile. In Italia l’anno scorso sono state segnalate 2.531 nuove diagnosi d’infezione da Hiv, di cui 72 in Liguria, il numero più basso da quando nel 2003 è stata istituita la sorveglianza”.
“Siamo sulla strada giusta – continua Toti – e questo grazie agli infettivologi ed ai medici che oggi, a causa della pandemia, abbiamo imparato a conoscere, ma che lavorano per tutti noi da sempre; la Liguria è la prima regione ad aver introdotto il test gratuito per tutte le persone ricoverate nei nostri ospedali tra i 18 e i 65 anni; inoltre offre gratuitamente il test in tutti gli ambulatori Asl e in tutti i presidi sanitari, ha mantenuto poli di cura su tutto il territorio regionale a cui afferiscono circa 3.500 pazienti dei quali 1.500 al San Martino di Genova dov’è stato costituito anche il primo ambulatorio ligure per l’assunzione di una terapia a scopo preventivo evitando ai cittadini liguri di recarsi fuori regione per usufruire di questo servizio; la battaglia non è ancora vinta, non dimentichiamolo: impegniamoci insieme, con prevenzione, controllo, informazione, solidarietà e soprattutto coraggio”.
L’obiettivo è quello di arrivare a zero nuovi casi in Liguria, per fare questo occorre promuovere campagne di test Hiv per far emergere il sommerso e prevenire con l’informazione e la formazione le nuove infezioni; per saperne di più è disponibile sul sito del ministero della Salute una sezione dedicata.