Mozione consiliare del gruppo "De Vecchi Sindaco". L'oggetto? La Carcare-Predosa, un progetto oramai risalente agli anni 60.
"Stiamo riflettendo nel merito di quella che è una direttrice verticale per le infrastrutture del Nord-Ovest italiano. Non c’è dubbio storico e orografico, al fatto che, il collegamento tra Savona e il basso Piemonte sia obbligatoriamente passato sin dall’antichità per il territorio delle Valli del Bormida. Ogni evoluzione stradale è nei nostri luoghi dimostrabile, dalle precise testimonianze di stratificazioni urbanistiche, non da ultimo il tracciato autostradale della A6 che per un tratto è sovrapponibile a quello dell’antica via Aemilia Scauri di origine romana" commentano il capogruppo Franco Bologna e il sindaco Christian De Vecchi.
"Da sempre il transito storico di persone, merci, eserciti ed economie a Savona era di casa, un valore aggiunto da non sottovalutare per lo sviluppo del territorio, in termini più moderni l’asse infrastrutturale “mare con entroterra” rappresenta una strategica direttrice verticale per unire il Mar Mediterraneo alla Valle Padana e da lì al cuore dell’Europa".
"Che il territorio ligure sia fragile è un secondo dato di fatto - proseguono - Non a caso tutti gli eventi meteorologici lasciano su di esso profonde cicatrici. Il saldo negativo si conta sempre nel rapporto conflittuale tra la natura e il difficile insediamento dell’uomo con le sue architetture utilitaristiche. Cicatrici manifestatesi negli ultimi e ripetuti eventi alluvionali, al punto di isolare completamente la provincia di Savona. Oggi constatare la positiva e rapida risposta delle istituzioni, tutte, nell’impegno profuso nella ricostruzione delle vie di comunicazione strategiche che, ci collegano al resto dell’Unione Europea e del Mondo, è per gli amministratori locali liguri e piemontesi motivo di plauso e di sollievo allo stesso tempo. Superati i primi momenti di legittima difficoltà, il raggiungimento degli obiettivi con le riaperture di ogni sorta di via di comunicazione è stato un segnale di serietà, speranza e di buon auspicio per il futuro del territorio savonese e più in generale di quello ligure".
"Contemporaneamente, tra il novembre e dicembre 2019, la Provincia di Savona ha nuovamente sofferto, per oltre 15 giorni, la chiusura di autostrade, strade ordinarie e ferrovie, determinando un isolamento del territorio sia dal punto di vista economico che sociale. In una zona attanagliata dalla crisi industriale e dagli impegnativi percorsi di ripartenza, si è trattato di un calcolabile danno economico e di un incalcolabile danno morale alle sue aspettative: quelle del singolo cittadino impegnato nel raggiungere i quotidiani servizi; dei lavoratori pendolari nel raggiungere il luogo di lavoro; della rete di aziende che si sono sentite tradite dal territorio. La rapidità di risposta, prima accennata, nella soluzione di problemi, ha restituito alla comunità cittadina fiducia nelle istituzioni, mettendo tuttavia a nudo le gravi problematiche sistemiche delle manutenzioni alle reti logistiche e intermodali e la necessità di un loro potenziamento e ammodernamento proporzionato anche alle mutate esigenze".
"Se orograficamente la Liguria, è caratterizzata da una dorsale alpi-appenninica, chiusa da un lato sull’omonimo mare e aperta alle colline piemontesi e lombardo-emiliane sull’altro, il nodo infrastrutturale e la sua soluzione attraverso una mobilità integrata, rappresenta la chiave di volta per misurarne la qualità della vita dei suoi cittadini e degli ospiti che siamo in grado di accogliere professionalmente e turisticamente. E’ assolutamente normale il fatto che, ogni amministratore locale ligure, guardi con ottimismo ogni nuova e vecchia proposta logistica, proveniente dagli enti regionali o ministeriali o dalle esigenze espresse dai propri cittadini. I momenti di criticità, come quelli recentemente vissuti, sono quelli che meglio fanno percepire il bisogno di adeguate infrastrutture".
"Tornano quindi di attualità argomentativa, anche se appartengono all’immaginario politico di qualche anno fa, progetti quali la bretella autostradale Carcare-Altare-Predosa; il raddoppio ferroviario della linea Savona-Altare-San Giuseppe e la collegata possibilità di sviluppare una mobilità di metropolitana leggera; le gallerie stradali per Alba al Carretto ed a Cortemilia" spiegano il capogruppo Franco Bologna e il sindaco Christian De Vecchi
La mozione vuole impegnare i componenti del Consiglio comunale di Carcare e la giunta ad agire, in forma individuale o associata a quella di altri enti locali, nelle sedi Ministeriali di competenza e/o dell’ente Regione Liguria, per chiedere gli opportuni interventi di pianificazione e progettazione, manutenzione e potenziamento, della rete infrastrutturale come sopra indicata, con le finalità di ovviare alle problematiche rilevate in premessa, in particolar modo per quanto riguarda la fattibilità progettuale ed esecutiva, della bretella autostradale denominata “Carcare-Altare-Predosa”.
Di concorrere in sinergia con la rete di aziende del tessuto produttivo locale, con le associazioni di categoria e con altri soggetti organizzati, nel perseguimento delle azioni finalizzate al raggiungimento dei percorsi amministrativi di progettazione preliminare, esecutiva e definitiva delle infrastrutture indicate. Nonché ad agire con le medesime finalità nella ricerca dei finanziamenti a copertura delle stesse.