"Penso che quanto sta succedendo per la Milano-Sanremo non sia molto giusto, magari il prossimo anno quando la corsa non passerà più dai luoghi che quest'anno l'hanno vietata, la penseranno diversamente".
Non le ha mandate a dire ai sindaci del savonese, il presidente dell'Uci David Lappartient intervenuto durante le Strade Bianche. Il numero 1 dell'Unione Ciclistica Internazionale lascia spazio a possibili interpretazioni negative sul futuro passaggio della Classicissima dopo il diniego della settimana scorsa dei primi cittadini per la corsa di sabato 8 agosto.
Una decisione arrivata a causa di diverse criticità: dal caos della viabilità legato alla difficile situazione che si è venuta a creare sulle autostrade e sull’Aurelia, la sosta “selvaggia” e non, motivi di sicurezza e un sabato nel pieno dell'estate con l'invasione dei turisti. Diniego di 13 comuni su 16 che ha portato così Rcs a stravolgere completamente il percorso estromettendo la provincia di Savona e portate ad affrontare ai ciclisti un tracciato inedito che muoverà da Milano, il Km 0 è fissato sulla Nuova Vigevanese nel comune di Trezzano sul Naviglio, per proseguire verso la Lomellina, Alessandria, il Monferrato e le Langhe prima di affrontare la salita di Colle Nava a 70 chilometri dal traguardo di Sanremo. A Imperia si rientrerà nel percorso classico per affrontare la Cipressa da San Lorenzo al Mare e poco dopo il Poggio di Sanremo.
"Ma ovviamente il potere è tutto delle autorità locali e dei Governi, come Uci dobbiamo seguire le loro indicazioni: il problema è che, a volte, abbiamo pochissimo tempo per adattarci. Così è stato per la Milano-Sanremo, con il percorso che è stato cambiato all'ultimo. Nel ciclismo, comunque, tutto è possibile" ha continuato Lappartient.
Più possibilista era stato, con le dichiarazioni alla nostra redazione, il direttore area ciclismo di Rcs Sport Mauro Vegni, che però farò le sue valutazioni a fine corsa ascoltando anche il parere dei corridori sul nuovo tracciato.
"Non faccio mai niente per ripicca, le risultanze di questa gara è certo che le vedremo dopo, se dal punto di vista tecnico abbiamo fatto qualcosa di nuovo e se i ciclisti lo apprezzeranno lo valuteremo, così come capiremo se rimarrà valido il concetto della Milano Sanremo classica. Nessun preconcetto di partenza ma questa cosa ci ha dato spunto per riflessioni nel futuro" aveva spiegato a Savonanews Vegni.
"Se quanto successo precluderà eventuali futuri eventi in provincia di Savona? Valuteremo con calma tutte le opzioni future, non dico che non faremo più cose nel savonese" aveva concluso il direttore Rcs ciclismo.