Cino Barli, pronipote dell’Ing. Stefano Sghirla (uno dei tre ideatori della Milano-Sanremo) ci ha scritto per intervenire sulla problematica emersa per la prossima Milano-Sanremo:
“Che tristezza nel vedere che la maggioranza dei sindaci del savonese ha detto no al passaggio della Milano-Sanremo. La ‘Classicissima’ è passata in quei comuni, alcuni dei quali nel 1907 non erano neppure segnati sulla carta geografica, ha reso famosa nel mondo sportivo la Liguria e con il passare degli anni tutte le località interessate al passaggio della corsa hanno avuto pubblicità e visibilità. Quando c’era solo da prendere, senza nulla dare, tutti erano pronti ed in prima linea per farsi belli al passaggio della Milano-Sanremo”.
“Adesso – prosegue - per evitare qualche teorico problema ed assumersi qualche responsabilità, si è preferito negare il passaggio ad una corsa ‘monumento’ del ciclismo, una delle cinque corse in linea più importanti al mondo. Basta questo per capire l’assurdità del gesto. Povere le città che sono amministrate da sindaci (volutamente con la s minuscola) che non vedono più in la del loro naso. Dio non voglia che siano loro i responsabili dell’annullamento della corsa e la stessa prefettura, così solerte in certi casi a prendere posizione nell’interesse dello stato e quindi dei cittadini, avrebbe forse potuto imporre l’interesse generale nell’effettuazione della corsa”.
“Come sono lontani i tempi – termina Barli - in cui gli albergatori, i commercianti e gli imprenditori si autotassavano per ottenere dalla Gazzetta dello Sport l’effettuazione della corsa. Altri tempi, ma è la lungimiranza di quelle persone e di quegli Amministratori che ha permesso a tutti, anche a chi dimostra di non averlo meritato, di avere lustro e notorietà dalla Milano-Sanremo”.