“Chiarezza. È quella che dovrebbe rivendicare il Governo nelle competenti sedi europee, nel richiedere un piano industriale che tuteli la strategicità dei siti produttivi nazionali di Bombardier e salvaguardi l’attuale occupazione. È preoccupante che a latere di una trattativa che dovrebbe consolidare due realtà di riferimento del settore delle forniture ferroviarie, si stia ipotizzando la vendita di attività come la produzione e il refitting di treni regionali e dell’alta velocità, strategiche per il sito produttivo di Vado Ligure. Inoltre vorremmo avere rassicurazioni sull’integrazione dello stabilimento ligure, che oggi può contare sulla professionalità di 480 lavoratori, con quello di Savigiliano (CN) di Alstom, centro d'eccellenza per i treni ad alta velocità e a soli 100 km di distanza”. È il commento dell’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti, all’annuncio dello sciopero dei lavoratori di tutti i siti europei di Alstom e Bombardier Transportation, tra cui quelli di Vado Ligure, nella giornata di giovedì 16 luglio.
“In più – aggiunge l’assessore – vorremmo capire che fine abbiano fatto i contratti con Hitachi per la produzione dei treni Zefiro 1000 per l’alta velocità, 14 per l’Italia e 23 per la Spagna, fondamentali per dare ossigeno nell’immediato al sito di Vado Ligure. Ci auspichiamo che i ministeri competenti del Mise e del Mit facciano finalmente luce su questo scenario, finito nell’ombra”.
“Per parte nostra – conclude Benveduti - ci schieriamo e ci schiereremo sempre a difesa del lavoro, nell’interesse di Vado Ligure, della Liguria e dell’Italia. La nostra regione ha subito negli ultimi decenni una fortissima deindustrializzazione, senza nessun risarcimento in cambio. Ulteriori impoverimenti del tessuto industriale ligure e italiano sarebbero assolutamente inaccettabili. Il governo ha tutte le competenze per vigilare attentamente su questa trattativa che, come annunciato, verrà portata a termine nella prima metà del 2021. Che inizi a esercitare le proprie funzioni”.