"Non voglio fare lo scandalizzato, capisco che i giovani abbiano voglia di vita, di una ventata di libertà, non dico che non si debba fare, dico che bisogna farlo con prudenza, attenzione. Ci si può divertire senza accalcarsi in modo sguaiato".
Il Presidente della Regione Giovanni Toti è intervenuto in merito ai problemi derivati dagli assembramenti creati dalla movida avvenuti principalmente a Savona e Albenga e ai botta e risposta con i sindaci Ilaria Caprioglio, Riccardo Tomatis e di Bergeggi Roberto Arboscello.
"Non si può fare un controllo poliziesco, ho visto a Genova bar e ristoranti che si sono consorziati con dei gentili steward, che controllavano e intervenivano, bisognerebbe che si facesse in tutti gli altri comuni. Qualche sindaco che non ho chiamato in causa, si è sentito chiamato in causa, avrà avuto i suoi motivi e si sentirà in qualche modo in deficit da questo punto di vista. Mi piacerebbe vedere i venerdì, sabato e domenica, i sindaci con la polizia locale nei luoghi di affollamento e spiegare le determinate regole, stare in mezzo ai cittadini fino a tardi. C'è bisogno di un impegno massimo da parte di tutti noi per ripartire" ha continuato Toti che velatamente si è rivolto anche al sindaco di Savona Ilaria Caprioglio che nella serata di ieri non è intervenuta in Darsena.
"Prima si vota, meglio è. Se Toti vi è piaciuto lo votate, se non vi è piaciuto lo cambiate, scegliete quello che volete Non si può giocare con il voto dei cittadini. Una campagna elettorale da giugno, primi di giugno, c'è tempo per fare capire le idee di tutti - conclude il Governatore facendo il punto sulle elezioni regionali che prima dell'emergenza avrebbero dovuto svolgersi il 31 maggio (probabilmente si andrà al voto a settembre) e attaccando anche il Governo.