"La Regione Liguria non cessa di distinguersi nell'attenzione riservata ai pescatori sportivi: forse prima ed unica in Italia consente da oggi al 4 maggio a questa categoria di cittadini liguri di serie A di andare pescare, nelle acque interne fino alle foci ed in mare ma solo da moli, banchine e pennelli e quindi non dalle spiagge" commenta in una nota l'Enpa.
"Un’occasione perduta per prolungare, grazie alle norme contro il Coronavirus, un estemporaneo fermo biologico comunque utilissimo alle creature del mare; e non si dica, commenta la Protezione Animali savonese, che pescare un pesce con la canna è un’attività trascurabile, perché i pesca-sportivi solo in Liguria sono oltre duecentomila e pescare 200.000 pesci non è affatto trascurabile; anche perché la situazione di quasi tutte le specie animali marine è tragica, con il 75% in netta riduzione ed il 25% in via di estinzione, principalmente per colpa di inquinamento, plastica e pesca professionale ma anche dell’intensa pesca ricreativa".
"Ma per gli animali liguri poteva anche andare peggio: per fortuna in questa stagione la caccia è chiusa per legge ma se così non fosse c’è da giurare che avrebbero aperto anche questa attività “sportiva” super privilegiata; però a metà giugno il calendario prevede l’inizio della caccia di selezione al capriolo maschio, scommettiamo che la Regione Liguria tenterà di consentirla?" concludono dall'Enpa.