Attualità - 22 aprile 2020, 12:25

Dall'Earth Day globale di oggi al problema del ripetitore pericoloso: la voce dei Verdi e del "Comitato di Noli"

Castellazzi: "Auspichiamo che l'intero impianto venga dichiarato illegittimo"

Dall'Earth Day globale di oggi al problema del ripetitore pericoloso: la voce dei Verdi e del "Comitato di Noli"

"Oggi in tutto il mondo si celebra l'Earth Day, istituito dall'ONU esattamente 50 anni fa. L'obiettivo è quello di coinvolgere il mondo intero nella tutela degli equilibri naturali; il che significa adottare stili di vita sostenibili, evitare lo spreco di risorse, utilizzare fonti energetiche rinnovabili e combattere il riscaldamento globale" commenta il portavoce dei “Verdi” della provincia di Savona, Gabriello Castellazzi. 

"La prima edizione del 1970 ebbe grande risonanza, anche se purtroppo gli sviluppi successivi (vedi la difficoltà dell'applicazione degli “Accordi di Parigi” sul clima del 2015) non hanno ancora portato ai risultati sperati. Il problema è che molti si dichiarano ecologisti, ma pochi lo testimoniano nei fatti. La causa ambientale può essere motore di un evento straordinario, capace di coinvolgere l'intero Pianeta, collegato alle recenti iniziative globali dei ragazzi di 'Fridays for future'”. 

"La grave crisi sociale ed economica generata dalla “pandemia”, se da una parte rende oggi difficile questa celebrazione, dall'altra può rilanciare il tema della sostenibilità che mostra la sua urgenza: tutti si sono accorti di quanto i modelli economici speculativi tendano ad azzerare ogni forma di solidarietà e consumare questo unico pianeta oltre la sua capacità di rigenerarsi - prosegue - Oggi in tante parti del mondo ci saranno maratone mediatiche che riprenderanno i seguenti temi: edicazione ambientale, tutela della natura, sviluppo sostenibile, solidarietà e partecipazione, con testimonial del mondo della scienza, della cultura, dell'arte e dello sport, in vista di una nuova stagione di solidarietà, mirando a ciò che unisce per il bene di tutti e di ciascuno, contro i nascenti sovranismi".

"Ritrovandoci chiusi nelle nostre abitazioni siamo costretti a prendere coscienza che è proprio la Terra a ribellarsi e capire finalmente la necessità di invertire il trend intrapreso. Siamo arrivati nella “zona rossa” di tollerabilità delle attività antropiche. I “Verdi” savonesi, seguendo il principio base “pensare globalmente, agire localmente”, vogliono soffermarsi oggi, proprio per  questa ricorrenza, su di un problema che  seguiamo da alcuni anni: la pericolosa collocazione di ripetitori di radiofrequanze nel comune di Noli". 

"I “Verdi” sostengono fortemente il “Comitato Nolese per la Difesa di Salute e Ambiente” che si batte da anni per bloccare in località S. Michele un impianto ripetitore multitelefonico di frequenze elettromagnetiche  pericolose, capace di mettere a rischio una fascia di popolazione scolastica particolarmente vulnerabile, che va dall'Asilo, alle Scuole elementari, alle Scuole medie - continua - Nei giorni scorsi un'azione tempestiva del sindaco Lucio Fossati ha potato all'ordinanza di rimozione dalla collina di S. Michele del serbatoio di gasolio e del grupo elettrogeno collegato, sistemati in adiacenza ad aree boscate che per i Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e la Polizia Locale intervenuti, “sono in contrasto con le più elementari norme di sicurezza” e, sempre secondo il Sindaco di Noli 'la società deve provvedere con la massima urgenza alla messa in pristino dell'area a tutela della pubblica incolumità'”.

"Si auspica a questo punto che l'intero impianto venga dichiarato illegittimo per tutta una serie di istanze che il “Comitato Nolese” ha presentato negli anni scorsi al Consiglio Comunale, alla Provincia di Savona e alla Procura della Repubblica: si teme che il pericoloso ripetitore possa essere ora messo in funzione attraverso una nuova linea elettrica, fatto che contrasterebbe con la necessità di tutelare da campi elettromagnetici pericolosi i cittadini abitanti nella zona, i bambini delle scuole e salvaguardare il paesaggio protetto da diversi vincoli ambientali" conclude Castellazzi. 

Comunicato stampa

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