Un incontro molto partecipato con alcune tematiche alquanto importanti: il futuro delle funivie e il raddoppio ferroviario del binario su sede predisposta della tratta Savona-Torino. Una proposta che cambierebbe in modo significativo la viabilità su carrozza.
L'evento organizzato dal Pd Valbormida si è tenuto nel primo pomeriggio odierno presso il Circolo Ricreativo in corso Marconi a San Giuseppe di Cairo. All'incontro hanno preso parte i lavoratori del comparto CGIL-CISL-UIL; i rappresentati delle categorie economiche; amministratori locali, l'onorevole Dem Franco Vazio; il capogruppo Pd in Regione Giovanni Lunardon e il vice capogruppo Dem (sempre in Regione) Mauro Righello.
Il confronto è stato concluso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, venuto in Val Bormida dopo aver inaugurato il nuovo viadotto "Madonna del Monte" lungo l'autostrada A6 Torino-Savona.
Impegni concreti per funivie, ferrovie e infrastrutture. Questi gli elementi cardine dell'intervento del ministro De Micheli: "Le questioni portuarie e ferroviarie saranno centrali. A breve arriveranno 15 milioni di euro (in due anni) per il completamento dell''ultimi miglio di retro-porto a Vado Ligure. Si tratta di un intervento strategico perché se rafforziamo anche la linea dietro, ma poi abbiamo il porto non completo. Facciamo una cosa non competitiva".
Il ministro ha toccato anche la questione Carcare-Predosa ("Nessuno mi ha mai posto questo argomento. Mai avuto una interlocuzione istituzionale") e sul raddoppio ferroviario Savona-Torino ("Ho commissionato a RFI uno studio di fattibilità entro 60 giorni. L'obiettivo è renderla efficiente sul piano delle merci. Questo non significa che il criterio passeggeri siamo meno importante. Anzi. Quando decidi per optare per quel target li, la ricaduta sul trasporto passeggeri viene di conseguenza".
Per quanto riguarda la questione funivie, il ministro De Micheli ha spiegato che il Governo ha attivato un provvedimento che prevede sia la cassa integrazione per i lavoratori, sia 4 milioni di euro per il ripristino della funivia danneggiata dall'alluvione dell'autunno scorso.
"Si tratta di un'opera strategica. Non faccio promesse. Prendo impegni realizzabili". Il ministro non ha escluso anche una fase di gestione pubblica diretta dal ministero. Una soluzione applicabile solo dopo la chiusura della partita con il concessionario.