Riaprirà i battenti sotto una veste rinnovata ed al passo coi tempi l'ex Hotel Royal di Spotorno. Dopo l'approvazione del parziale svincolo della struttura, prima interamente ad uso alberghiero, da parte del Consiglio comunale, l'azienda genovese che ha acquistato l'area potrà dare il via ai lavori di ristrutturazione e trasformazione.
La nuova attività resterà in parte destinata ad un utilizzo residenziale, per il 40%, mentre la restante porzione diventerà RTA 4 stelle. Una nuova vita che prevederà non solo un'apertura di almeno nove mesi l'anno per almeno vent'anni, ma pure il recupero pieno e totale della funzionalità del centro di talassoterapia adiacente al complesso ampliandone lo spettro di utilizzo con spa, centro benessere e per i trattamenti di salute. Il tutto con convenzioni insieme ad altri alberghi della zona e l'apertura al pubblico.
"Il tutto nasce da un'analisi commerciale che ha dimostrato come, conti alla mano, la gestione alberghiera dello stabile, così com'è nelle condizioni attuali, sia insostenibile" spiega il sindaco Mattia Fiorini. Le sole spese per ristrutturazione, arredi ed impianti si aggirerebbero infatti sui 7 milioni di euro, ai quali andrebbero aggiunti tutti i costi di gestione. Spese che porterebbero al fallimento in pochi anni, sempre stando all'analisi effettuata.
Analisi corroborata dal cambio della tipologia di turismo negli ultimi anni. Sempre più famiglie e turismo outdoor, più orientati verso la ricerca di posti letto in appartamenti ed in strutture come bed&breakfast piuttosto che in quelle alberghiere classiche.
Da qui la necessità di cambiare restando al passo coi tempi. Un'idea condivisa da larga parte della comunità degli operatori turistici spotornesi, interpellati dall'amministrazione comunale nelle fasi preliminari del progetto: "Sarebbe stato inopportuno dividere la stessa quantità di utenze in un numero maggiore di posti letto negli alberghi. La nostra offerta deve adeguarsi al mercato, e questo ad oggi ci dice che non c'è spazio per un altro albergo come già ce ne sono in paese".
Da qui la necessità di cambiare restando al passo coi tempi. Un'idea condivisa da larga parte della comunità degli operatori turistici spotornesi, interpellati dall'amministrazione comunale nelle fasi preliminari del progetto in merito allo svincolo parziale della struttura ed al recupero della talassoterapia: "Anziché dividere ulteriormente la stessa tipologia di clienti, si è deciso di puntare a differenziare l'offerta adeguandosi alle richieste del mercato aggiungendo un servizio turistico che possa fungere da attrattiva per tutto il comparto ricettivo spotornese attirando nuove tipologie di utenti ed ampliando le possibilità di costruire pacchetti di offerte turistiche mirate alla destagionalizzazione" ha concluso il primo cittadino.