Un progetto legato ai filobus elettrici che ha bisogno di un Pums (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) e la stretta collaborazione con i comuni di Varazze, Celle, Albisola Superiore, Albissola Marina, Vado, Quiliano e Bergeggi oltre all'Autorità di Sistema Portuale, Provincia di Savona, Tpl e Unige.
Quest'oggi in comune a Savona tutti i soggetti interessati si sono seduti intorno ad un tavolo per dar vita a una linea progettuale che deve essere condivisa e da inviare entro il primo di giugno 2020, data ultima di scadenza del bando del Ministero delle Infrastrutture che finanzierebbe 3 milioni e 700mila euro.
Si collegheranno sommariamente Albisola Superiore (prospiciente alla stazione) con Vado e Bergeggi (zona portuale) e si tratterà di una percorrenza mista tra una linea elettrica e a batteria, con percorrenza su gomma (non su sede propria). Il bando riguarda il finanziamento al 100% non solo dell'acquisto dei mezzi ma anche della realizzazione di tutta l'infrastruttura. Nel progetto sono inclusi quindi, oltre a Savona, anche i comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina, Quiliano e Vado, con i quali sono stati organizzati incontri politici e tecnici. Per il Pums invece si aggiungeranno anche Varazze, Celle e Bergeggi.
"Risolvere il problema della mobilità sul territorio del comprensorio passa attraverso la necessità di spostare qualcosa sul trasporto pubblico, cosa che per TPL Linea è interessante ma è importante per il territorio. L'azienda ha portato un'idea progettuale, sostituendo le linee con altre ad impatto zero per un vantaggio ambientale ma anche più efficaci dal punto di vista trasportistico. Se l'obbiettivo è spostare mobilità dall'auto privata al trasporto pubblico i modi sono sostanzialmente guidati: o si abbassano le tariffe o si riducono i tempi" spiega la presidente di Tpl Simona Sacone.
"La progettazione è già iniziata e va portata avanti attraverso questo tavolo, dove ho trovato grande sinergia ed unità d'intenti - continua Sacone -. Siamo solo all'inizio di questo percorso, con molti problemi tecnici ancora da risolvere, però siamo fiduciosi di arrivare nei prossimi mesi a delineare le linee del PUMS per arrivare poi a giugno con un progetto da presentare al Ministero che possa essere convincente".
"Si tratta di un progetto interessante dal punto di vista strategico e politico. La viabilità di Savona va vista in un sistema e questo è stato fatto. Ho visto interesse, partecipazione e disponibilità da parte delle amministrazioni coinvolte, da Varazze a Bergeggi, e questo è l'importante" ha commentato il vicesindaco di Savona Massimo Arecco.
Non mancano però le "stoccate" del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio al comune di Vado che non ha partecipato all'incontro: "Spero sia solo che sia una svista o un'impossibilità a venire. Il comune di Vado era invitato tramite una mail, è stato contattato e ha un grande ruolo da giocare, pensiamo alla piattaforma Maersk, all'impatto a livello di traffico pesante che porterà su tutto il territorio. Gli amministratori presenti hanno compreso l'importanza e anzi ha applaudito al fatto che finalmente si pensi alla mobilità sostenibile e e che si faccia sistema tra tutte le realtà".